“La Giunta regionale, per l’ennesima volta, ha deciso di rinviare ogni discussione in merito alle nomine attese da settimane. Una non-decisione che non fa che aumentare il caos che regna, in particolare, nell’Azienda per la tutela della salute. L’azienda unica è senza guida da fine giugno, quando hanno presentato le dimissioni il Direttore generale e, contestualmente, il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo”, comincia così la nota stampa inviata dal Gruppo Progressisti circa diverse situazioni di ‘disagio’ sia per lavoratori e cittadini che riguardano il settore della sanità, ma non solo.

“L’Azienda, una delle più grandi del Sistema sanitario nazionale, è quindi senza rappresentante legale e senza che ci sia al suo interno un dirigente apicale titolato a prendere decisioni per conto dell’Ats, anche in merito all’ordinaria amministrazione. Il personale impiegato non può rapportarsi con il proprio datore di lavoro, nessuno può decidere in merito ai contenziosi, nessuno può intervenire sulle convenzioni, sugli accordi e nemmeno sugli atti deliberativi ordinari come quelli che riguardano gli acquisti. Anche perché i responsabili delle ASSL agiscono su delega e in assenza di Dg hanno un potere estremamente limitato. Anche le recenti decisioni in merito al finanziamento necessario per ridurre le liste d’attesa rischiano di essere totalmente inefficace in assenza di chi dovrebbe adottare l’atto. Una situazione di gravissima crisi la cui sottovalutazione ci preoccupa e ci allarma. Il Presidente, la sua Giunta, la sua maggioranza risolvano questo problema nelle prossime ore e evitino ripercussioni sulla tenuta dei servizi sanitari in tutta l’isola – prosegue il comunicato – ma il caos e l’immobilismo non regnano solo in sanità”.

“La Sardegna sta affrontando questa difficile campagna antincendi senza che sia ancora stato nominato il responsabile della Protezione civile regionale. Nonostante la Giunta abbia deliberato il 28 giugno la revoca dell’incarico alla precedente Dg e l’attribuzione di funzioni al suo successore, per motivi a noi non noti né comunicati, a quest’atto non è mai seguito un decreto di nomina – continuano i progressisti – la Direzione generale della protezione civile è responsabile di una macchina complessa, strettamente interconnessa con altre strutture regionali e con il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dal cui buon funzionamento dipende la salvaguardia dei luoghi e della sicurezza delle persone. Eppure questa è diretta da settimane da un facente funzioni che non può che attenersi all’ordinaria amministrazione in un periodo tutt’altro che ordinario, visto l’inizio drammatico di questa campagna antincendi. Perché tanta attesa? Pare che la nomina sia ancora al vaglio dell’Assessorato al Personale che, ai sensi della delibera di Giunta, ha il compito di verificare i requisiti previsti dalla legge e di adottare i provvedimenti conseguenti e qui viene il bello: il controllore infatti è nella stessa situazione precaria del controllato. La direzione generale del Personale che dovrebbe dare una risposta è anch’essa senza guida per il medesimo motivo, così come risulta ancora vacante il ruolo di Dg della Presidenza della regione. Aspettando Godot che a sua volta sta aspettando Godot. Nemmeno Beckett sarebbe arrivato a immaginare una impasse simile.

“Questi casi non sono altro che la rappresentazione plastica di come il governo regionale sia fermo, immobile e logorato da conflitti inspiegabilmente sorti al suo interno in appena quattro mesi di governo. Conflitti che lo portano a sottovalutare le gravi ripercussioni di questa inerzia che si stanno già verificando: l’assenza del responsabile del personale sta, nei fatti, lasciando al palo l’attuazione delle leggi regionali 43/2018 e 6/2019 la cui applicazione è stata sollecitata più volte da interpellanze della minoranza e della stessa maggioranza e per cui è già stata proclamata una giornata di sciopero dalle organizzazioni dei lavoratori dell’agenzia Forestas, altro attore fondamentale nella campagna di contrasto agli incendi boschivi. Di questi temi sarebbe necessario discutere con il Presidente Solinas per avere da lui rassicurazioni in merito ad azioni immediate e non più rimandabili. Purtroppo, come è noto, il Presidente continua a disertare sistematicamente le riunioni del Consiglio regionale di cui fa parte e a non rispondere alle interrogazioni e alle sollecitazioni presentate dalla minoranza e, sempre di più, anche dalla sua stessa maggioranza e dal partito di cui è ancora segretario nazionale – concludono – l’attendismo cronico di questa Giunta, aggiunto all’idea di poter scegliere i vertici amministrativi per logiche meramente partitiche, oltre a essere un comportamento platealmente illegittimo, è una follia politica e burocratica che rischia di fare danni gravi e irreparabili, e contro la quale ci opporremo con tutte le nostre forze”.

Regione, Mula (Psd’Az): “Progressisti straparlano”