“A questo punto possiamo immaginare che la chiusura delle centrali a carbone in Sardegna non avverrà entro il 2025”, data fissata a livello nazionale. Se ne dicono convinti Vicenzo Colla e Ilvo Sorrentino, rispettivamente vicesegretario generale della Cgil e segretario nazionale della Filctem Cgil, che hanno partecipato al tavolo tecnico sul phase out del carbone in Sardegna.

“Il dato politico emerso da questa riunione tecnica – spiegano in una nota – è che la Sardegna, a differenza di altre regioni, ha bisogno di ulteriori incontri tecnici riguardo alla data prevista per l’uscita dal carbone. Non avendo una produzione al momento alternativa al carbone, per far fronte alla domanda energetica, la Sardegna ha bisogno comunque di 400 MW da produzione termoelettrica (dichiarazione Terna al tavolo ministeriale, ndr). Per questo l’infrastrutturazione del gas è necessaria per compiere in maniera non traumatica la completa transizione e per difendere e rilanciare lo sviluppo industriale della regione. Senza il gas la Sardegna muore”. Nell’incontro, concludono i due sindacalisti, “abbiamo ribadito la necessità di un ‘tavolo politico’ che affronti il tema complessivo della transizione energetica e del phase out dal carbone come nella richiesta presentata da Cgil, Cisl, Uil al presidente del Consiglio Conte e ai Ministri Di Maio e Costa”.