Falsificavano documenti, certificati di residenza e fornivano falsi contratti d’affitto per consentire il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Per questo 10 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza, ed altre tre sono state sottoposte all’obbligo di presentazione. Tra loro anche tre dipendenti dell’Anagrafe capitolina che, dietro compensi variabili tra i 50 e i 100 euro a pratica, emettevano falsi certificati di residenza o rilasciavano prenotazioni per appuntamenti in assenza di ragioni di urgenza. Le indagini hanno fatto emergere un sistema collaudato e strutturato che operava in particolare nel V Municipio della Capitale. La banda era composta da nove cittadini bengalesi che reclutavano connazionali che avevano bisogno del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno.
Coinvolti nell’inchiesta anche due italiani che sottoscrivevano contratti d’affitto a persone che poi in realtà non avrebbero mai utilizzato l’abitazione.