Il sindaco di Bosa, Piero Casula, insieme a quelli del territorio della Planargia non retrocedono nella difesa dell’ospedale Mastino che “deve essere mantenuto come presidio di zona disagiata, garantendo la presenza del pronto soccorso legata alla chirurgia d’urgenza”.

E’ quanto ha ribadito il primo cittadino bosano, insieme ai colleghi di Modolo, Tresnuraghes, Magomadas e Tinnura, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu che oggi ha partecipato alla seduta straordinaria del consiglio comunale e visitato il nosocomio, dando una certezza: “L’ospedale di Bosa riveste un’importanza strategica per la Planargia e zone limitrofe, la chiusura è da escludere”. “Le criticità che affliggono il presidio – ha detto l’assessore – rispecchiano i problemi oggi diffusi su tutto il territorio. All’ospedale di Bosa ho trovato una struttura in buone condizioni, ma che necessita di nuove tecnologie per i servizi erogati ed è in sofferenza per la carenza di personale sanitario”.

“Nella riorganizzazione delle reti ragioneremo insieme al territorio, attraverso gli Stati generali della Salute – ha detto – L’obiettivo è ridare vita a un sistema lasciato in agonia da una riforma che ha depauperato la sanità dell’Isola”. Per quanto riguarda l’ammodernamento tecnologico, ha precisato: “abbiamo approvato in Giunta un programma di spesa da 136 milioni di euro, che coinvolgerà anche gli ospedali dell’Assl di Oristano”.

ll’incontro erano presenti il direttore generale della Assl di Oristano Mariano Meloni e diversi consiglieri regionali. L’opposizione in consiglio comunale ha presentato un ordine del giorno in consiglio comunale, ma non è stato accettato dalla maggioranza: “Nelle prossime settimane, dopo le vacanze – ha annunciato il sindaco do Bosa – lavoreremo ad un odg condiviso”.