Un particolare delle pile 10 e 11 del moncone est di ponte Morandi che il 28 giugno verranno fatte esplodere, viste dall?elicottero della Guardia di Finanza sezione aerea di Genova. Genova 27 giugno 2019. ANSA/LUCA ZENNARO

La struttura di Ponte Morandi ha iniziato a deformarsi in modo significativo dal 2015 e negli ultimi mesi di vita della struttura il movimento è aumentato.

Sono queste, in sintesi le risultanze di uno studio del Jet propulsion laboratory di Pasadena inviato alla procura genovese e anticipato oggi dal Corriere della Sera e dal Secolo XIX. “E’ stato scoperto il precursore deformativo del ponte Morandi – ha detto Carlo Terranova, geologo del Ministero dell’ambiente che ha preso parte al gruppo di lavoro mettendo a disposizione i dati storici del satellite radar Cosmo-SkyMed.

Elaborando le immagini del satellite con una metodologia in grado di cogliere gli spostamenti della struttura la Nasa ha studiato l’evoluzione del ponte e concludendo che se quei dati fossero stati elaborati e sfruttati per lanciare un alert il disastro del 14 agosto 2018 si sarebbe forse potuto evitare.

La procura di Genova dal canto suo aveva già chiesto all’Asi, l’agenzia spaziale italiana le serie storiche dei dati satellitari.