Prosegue la lotta ai furti d’acqua ai danni di Abbano, da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro che sono impiegati, soprattutto nel periodo estivo dove maggiore è l’esigenza idrica, in un capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legge e al contrasto dei reati comuni in tema di furto di acqua e allacci abusivi.

I militari delle Compagnie dipendenti del Comando Provinciale di Nuoro, insieme al personale di Abbanoa, hanno effettuato ben 71 verifiche ed hanno denunciando alla competente Autorità Giudiziaria 14 persone per il reato furto aggravato continuato di acqua.

La maggior incidenza si registra nelle giurisdizioni della Compagnia di Lanuesi, dove sono state sette le denunce a piede libero per furto di acqua così come nella Compagnia di Tonara, dove quattro denunce sono state effettuate nel Comune di Ortueri e nella giurisdizione della Compagnia di Macomer, dove tre denunce sono state effettuate nel Comune di Borore.

Nel corso delle ispezioni dei collegamenti idrici che collegano le tubature pubbliche a quelle di privati e agricoltori, i Carabinieri hanno riscontrato numerose manomissioni che consentivano di approvvigionare direttamente le abitazioni ed i terreni senza registrarne i consumi. Gli allacci abusivi alla rete idrica sono stati ovviamente rimossi.

L’allaccio abusivo alla rete idrica – oltre alle conseguenze contrattuali che derivano dai rapporti con l’azienda fornitrice – configura l’ipotesi di furto aggravato ed è punibile con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 927 a 1.500 euro e, ove sia valutata la personalità del soggetto e la gravità del fatto, nei casi di maggiore rilevanza comporta l’arresto facoltativo in flagranza da parte della polizia giudiziaria, a cui possono conseguire misure cautelari personali di non trascurabile gravità come.