Rossella Pinna (Pd) torna tra i banchi del Consiglio regionale per effetto della sentenza della Prima sezione civile del Tribunale civile di Cagliari, redatta il 31 luglio scorso e notificata il 17 agosto, al quale aveva ricorso contro l’elezione di Gianluigi Piano, che ha corretto il risultato delle elezioni delle elezioni regionali del 24 febbraio scorso sostituendo a Piano, “illegittimamente eletto”, la candidata Pinna.

La Pinna, già consigliere dem nella scorsa legislatura, aveva presentato ricorso in base all’art. 2, comma 1, della legge 154 dell’81 che sancisce l’ineleggibilità a consigliere regionale del “dipendente” della Regione in “quanto al momento della scadenza del termine per la presentazione della candidatura, egli (Piano, ndr) era dipendente della Regione”.
Piano infatti era candidato con le liste del Pd nel collegio del Medio Campidano ‘dimenticandosi’ però di dimettersi da dipendente regionale, in quanto Capo di Gabinetto dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ovvero dipendente a tempo determinato della Regione Sardegna. L’avvocato Silvio Pinna, legale della ricorrente, ha dimostrato ai giudici della Prima sezione civile che “la ratio della ineleggibilità viene normalmente ricondotta dalla dottrina e dalla giurisprudenza alla capacità del dipendente di esercitare captatio benevolentiae e metus publicae potestatis sugli elettori, e così alterare il regolare svolgimento della competizione elettorale, accumulando posizioni di indebito vantaggio e, in definitiva, ledendo la parità del voto in violazione dell’articolo 48 della Costituzione”.

I giudici della Prima sezione del Tribunale civile di Cagliari (presidente Ignazio Tamponi, Stefano Greco e Nicola Caschili giudici) hanno quindi accolto il ricorso della Pinna ordinando la modifica del risultato delle elezioni del XVI Consiglio Regionale della Sardegna “ed il candidato Gianluigi Piano, illegittimamente proclamato, deve essere sostituito con la candidata Rossella Pinna che ha diritto di essere eletta in quanto prima dei non eletti nella lista ‘Partito Democratico della Sardegna’”. Nel 2014 fu Piano a fare ricorso contro la Pinna, ma quel ricorso fu respinto.