Stop degli indipendentisti alla banda della Brigata Sassari alla festa del Redentore il 25 agosto, quando a Nuoro sfileranno tutti i costumi della Sardegna.

“A meno di un anno dalle elezioni comunali, la giunta Soddu decide di far partecipare la banda della Brigata Sassari alla sfilata del Redentore – scrivono i dirigenti di Liberu della sezione Paschedda Zau di Nuoro – Una scelta che rivela un mero calcolo di opportunità politica e la subalternità agli alti comandi, da parte di una giunta che si era spacciata come quella del ‘cambiamento’. Far sfilare una banda di un corpo militare insieme agli abiti tradizionali dei paesi dell’intera Sardegna rientra a pieno titolo in quell’operazione di mercificare ad uso commerciale e imbastardire le tradizioni secolari di un intero popolo e sminuisce una delle feste più sentite dai cittadini nuoresi”.

I dirigenti di Liberu credono che “qualsiasi operazione che voglia ridurre la nostra cultura a bene svendibile a fini turistici o spendibile per carriere politiche vada combattuta in maniera chiara e decisa”. Per gli indipendentisti “la scelta di mettere in vetrina la Brigata Sassari non serva per ridare una riverniciata nazionalpopolare ad un operazione fallimentare che avrebbe dovuto “risollevare le sorti dell’economia nuorese. Ma a un anno e più dalla consegna della caserma di Prato Sardo – concludono i dirigenti di Liberu – è chiaro a tutti che non è giunto alcun beneficio all’economia del territorio, a fronte della spesa di ben 12 milioni di euro, pagati dalle casse comunali e regionali, per regalare la caserma all’esercito”.