Ventuno tappe per un totale di 3.272,2 chilometri: nove saranno di montagna, sei di pianura, quattro di collina, con una cronometro individuale, una cronosquadre e due giorni di riposo per i corridori. E’ il programma della 74/a Vuelta di Spagna di ciclismo, che scatterà domani da Salinas de Torrevieja e si concluderà domenica 15 settembre sulle strade di Madrid.

In pole position, per la conquista della maglia rossa, dopo il forfait dell’ecuadoriano Richard Carapaz, ci sono lo sloveno Primoz Roglic e il colombiano Miguel Angel Lopez, che già si sono fronteggiati all’ultimo Giro d’Italia, ma non solo: al via anche gli altri due colombiani Esteban Chaves e Nairo Quintana, oltre all’iridato su strada spagnolo Alejandro Valverde. L’Italia si affida alla voglia di riscatto di Fabio Aru che, dopo le buone sensazioni al Tour de France, si rimette in sella per cancellare definitivamente questa tormentata stagione, che si era aperta con una delicata operazione all’arteria iliaca.

“La cosa che mi preme – le parole del corridore sardo della UAE Emirates – è tornare a esprimermi su certi livelli. Chissà che non possa dimostrarlo già in questa edizione della Vuelta. E’ un po’ difficile prevederlo, ma ci proverò. Anche perché, prima o poi, voglio tornare a essere quello di prima. Ho fatto veramente il massimo e anche di più per arrivare in ottime condizioni a quest’appuntamento. Alla fine, però, sarà la strada a dire quanto valgo”. La tappa che inaugura la terza grande corsa a tappe di ciclismo è una cronometro lunga solo 13,4 chilometri, che si disputerà per le strade di Torrevieja. La prima frazione in linea è in programma domenica da Benidorm a Calpe e sarà lunga 199,6 chilometri.