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Un piano di azione comune per il porto canale di Cagliari in crisi. L’incontro è fissato per lunedì 26 agosto all’assessorato regionale al Lavoro: l’invito a unire le forze è nella lettera di convocazione della riunione inviata dagli assessori al Lavoro, Industria e Trasporti, Alessandra Zedda, Anita Pili e Giorgio Todde, al Comune, Autorità portuale e sindacati.

Appuntamento alle 9 in via San Simone: tutto così presto perché il futuro del porto canale è una corsa contro il tempo e i possibili licenziamenti. La prima emergenza è di evitare che con la fine di agosto la Cict, principale terminalista del settore container nello scalo di Macchiareddu, completi la procedura di addio all’occupazione per 210 addetti. L’alternativa è la cassa integrazione. Ma per l’avvio della Cig occorre la risposta positiva della stessa Cict. L’azienda ha dato la propria disponibilità a un incontro ministeriale per chiarire la sua posizione anche sugli ammortizzatori sociali, soluzione prospettata nell’ultimo incontro al Mise dello scorso 31 luglio.

I lavoratori aspettano e protestano: ieri hanno organizzato un sit in davanti al porto, mentre nel frattempo vanno avanti assemblea e presidio dei dipendenti nella sede della Cict.