Serpenti, aquile. Ma, per forza di cose, anche coccodrilli. Tra curiosità del momento per la storia del caimano Jack sparito da un circo a Orosei e reale interesse, anche il rettile nemico di Tarzan diventa un possibile soggetto da farsi tatuare magari sulla spalla. Tra il serio e il faceto qualche richiesta c’è. I centocinquanta artisti della Tattoo convention, inaugurata ieri nel litorale di Quartu, sono pronti a tutto, anche ad affrontare il coccodrillo.

Che, tra l’altro, al di là delle mode del momento è sempre stato un classico dei disegni sulla pelle. Ne sa qualcosa Fema, nome d’arte di Federico Marcia, anche lui alla convention: in tempi non sospetti (prima delle vicende di Orosei), aveva realizzato un magnifico coccodrillo sul braccio di una cara amica, una nota illustratrice sarda. Ma quel rettile, ispirato proprio a una creazione della stessa illustratrice, non fa paura a nessuno: ha la faccia simpatica e indossa un costume retrò a righe bianche e rosse. Rettili a parte, la tendenza di quest’anno – si intuisce andando in giro tra gli affollatissimi box – è il tattoo minimalista, con linee sottili e puntini.

“Ma Instagram e i social in genere giocano un ruolo importante. E anche il mondo del tatuaggio è inevitabilmente influenzato”, spiegano gli esperti. Poi ognuno fa un pò quello che gli pare: realistico, figurativo, giapponese, tribale. I costi? Dipendono da grandezza, difficoltà e durata del lavoro. Possono bastare anche cinquanta euro. Ma si può volare tranquillamente oltre i diecimila. Tatuaggi che piacciono e continuano a piacere. La crescita di visitatori e di spazi della Tattoo convention, giunta alla dodicesima edizione, sta lí a dimostrarlo.

In migliaia, nella prima giornata di apertura, hanno invaso i settemila metri quadri della cittadella del tatuaggio a due passi dal mare. Exploit poi di notte per il concerto di Ernia, il rapper che si è esibito ieri nello spazio all’aperto. Buona musica anche con i Satanic Surfers, band punk rock svedese e in generale con i deejay. Ma c’è anche tanto da bere e da mangiare grazie al piccolo villaggio dei food track tra birre, cucina giapponese, pizze sarde e gelati. Chiusura domenica 25 con la Tattoo convention: un vero e proprio campionato dei tatuatori divisi nelle diverse categorie. Ancora presto per fare i bilanci. Ma le previsioni dicono che anche quest’anno il conto finale si aggirerà intorno ai diecimila visitatori.