Proseguono le denunce di Ciriaco Offeddu sullo stato di degrado e di abbandono della Pompei sarda, cioè gli scavi, ‘chiusi’ e vietati ai visitatori, di Mont’e Prama.

Nel video postato oggi sulla sua pagina Facebook, giunto all’ottava puntata di ‘Mont’e Prama tu sei la mia patria’, Offeddu riprende “il secondo pozzo nuragico a due passi dagli scavi (deserti) di Monte Prama. Un pozzo di 40 metri. Coperto, questo, non da una vasca da bagno ma da un piatto doccia. A noi piace differenziare l’offerta e gli strumenti! Non aggiungo commenti, ma lo sdegno certamente non diminuisce. Siamo in una pregiatissima zona archeologica, la nostra Pompei, non in una discarica!”.

Nella settima puntata di ‘Mont’e Prama tu sei la mia patria’, il video denuncia di Offeddu immortala il primo pozzo sacro coperto da una vasca da bagno. Una vergogna di proporzioni colossali che offende l’intero popolo sardo.

“Oggi (10 Settembre, ndr) – scrive Offeddu – vediamo un pozzo nuragico a cento metri in linea d’aria dagli scavi. Non ci sono commenti. Stiamo parlando di una zona che archeologi seri giudicano equivalente a 20 Pompei; stiamo parlando di un’area archeologica che, da sola, potrebbe dar da mangiare a migliaia di giovani e diventare la piu’ grande “industria” sarda; di un patrimonio dell’umanita’, un polo di attrazione per tutto il mondo. Guardate la considerazione con cui viene oggi trattata: un vero scandalo, un’offesa ai sardi, un crimine sistematico”.

“E’ anche questo il risultato di una archeologia che nasconde e svilisce la Sardegna invece di aprire e insegnare la nostra storia. Ci tengono nell’ignoranza – scrive Offeddu – , e’ infine il loro primo obiettivo. E tantissimi stanno capendo solo ora i crimini commessi. Ma attenzione, il discorso riguarda tutta l’area del Sinis, sulla quale peraltro compiremo ulteriori visite mirate”.