Non ci sarà nessun proroga per la pesca dell’aragosta, mentre per la data di avvio del prelievo di ricci, prevista per gli inizi di novembre, la Regione ha convocato per la prossima settimana un tavolo per discutere con gli operatori interessati le proposte formulate e per analizzare attentamente le risultanze del monitoraggio scientifico e le possibili misure da mettere in atto. Lo annuncia l’assessora regionale dell’Agricoltura e Pesca, Gabriella Murgia.

Davanti alla richiesta di modifica della regolamentazione regionale e a quella di 15 giorni di proroga per l’aragosta formulata dalla marineria di Alghero, l’assessore mette in guardia dai possibili rischi: “Una proroga a settembre, all’inizio della comparsa delle femmine con le uova, o un’apertura della pesca da settembre a dicembre, cioè nel periodo di schiusa delle uova, porterebbe a un’ulteriore riduzione delle femmine con capacità riproduttive, con ripercussioni negative sulla popolazione di aragoste nei nostri mari”.

Quindi dopo avere sentito i pareri degli esperti delle Università presenti nel Comitato tecnico consultivo – che hanno ribadito tra l’altro gli effetti benefici della normativa regionale evidenziando che la Sardegna è il più importante produttore nazionale di aragosta in termini di sbarcato – l’assessora frena prendendo l’impegno “di attuare apposite misure che possano consentire la ricostituzione della risorsa e una maggiore produttività della pesca, come ad esempio un programma di ripopolamento attivo della specie, da effettuare con il coinvolgimento degli operatori”.