È attesa per il 28 novembre la decisione del Gup del tribunale di Sassari sul rinvio a giudizio per usura di nove ex membri del Cda della banca Monte dei Paschi di Siena, accusati di avere applicato tassi di interesse troppo elevati su un mutuo acceso da un imprenditore di Ardara (Sassari), Gianfranco Camboni, che si era visto poi sequestrare casa e azienda dopo un prestito.

Oggi il giudice, su richiesta della difesa, ha sottoposto a esame uno degli imputati, Franco Nerucci, e ha quindi aggiornato l’udienza al 28 novembre. Gli altri amministratori di MPS accusati di usura sono Liliana Bracciali, Giuseppe Catturi, Marco Comporti, Giuseppe Gugliotti, Riccardo Margheriti, Fausto Maria Carignani, Aviano Savelli, Alessandro Vercelli.

Secondo le accuse della Procura, a causa dei tassi di interesse troppo elevati applicati su un prestito di 600mila euro contratto nel 2000, Camboni e la moglie Giovanna Maria Soddu, erano entrati in grosse difficoltà economiche e si erano visti sequestrare e mettere all’asta l’azienda, venduta poi per una cifra di 156mila euro, a fronte di un valore di mercato stimato in circa 850mila euro. I coniugi, assistiti dall’avvocato Vittorio Marrocu, si sono costituti parte civile.