A poche settimane dalla grande manifestazione in programma a Capo Frasca sono arrivate le richieste di processo contro cinque cagliaritani, due dei quali ritenuti gli organizzatori di violente contestazioni.

L’associazione Libertade ha pubblicato un comunicato su Facebook che “i soggetti interessati sono appartenenti a svariate aree politiche ma tutti accomunati dall’impegno contro l’occupazione militare della Sardegna”.

“Le gravi contestazioni mosse dal pubblico ministero procedente – segue la nota – assumono una portata molto preoccupante, in quanto riferite a condotte poste in essere dagli indagati nella legittima, pacifica e meritoria attività politica di sensibilizzazione e riconoscimento delle gravi conseguenze ambientali e alla salute provocate dalle esercitazioni militari svolte all’interno dei poligoni sardi”.

“Per la Procura distrettuale di Cagliari – continua l’associazione Libertade – sarebbero rei di aver organizzato manifestazioni (avvenute nel 2014, 2015, 2016 e 2017) che si svolsero in maniera assolutamente pacifica; di aver organizzato campeggi definiti antimilitaristi, nei quali vengono svolte attività di informazione e approfondimento del tema; di resistenza ai pubblici ufficiali, benché sia noto che in quelle occasioni furono le forze dell’ordine a rinchiudere i manifestanti, tra cui donne e bambini, all’interno di cordoni ingiustificati. Non meno grave e lesivo dei diritti fondamentali è che gli indagati abbiano appreso dell’avvenuta conclusione delle indagini nei propri confronti dai maggiori quotidiani sardi, poiché nessun atto veniva dapprima notificato agli stessi”.

“In questi giorni assistiamo a una preoccupante attenzione delle autorità italiane verso chiunque sia impegnato nell’attività politica di contrasto all’occupazione militare in Sardegna. L’apertura di procedimenti penali per fatti che si sarebbero svolti più di quattro anni fa, in prossimità della manifestazione che si svolgerà a Capo Frasca in data 12 ottobre, non è casuale e mira a reprimere ogni legittimo dissenso dell’opinione pubblica sarda”.

“Il contrasto alla repressione – conclude la nota – è lo scopo principale di Libertade, la quale esprime la sua più profonda solidarietà e sostegno nei confronti di tutti gli indagati”.