Stavolta il detto “non c’è due senza tre” in casa Cagliari non lo vogliono proprio sentire. Dopo due sconfitte consecutive alla Sardegna Arena nelle prime due giornate, reduce dalla brillante vittoria di Parma la squadra di Maran vuole subito invertire la rotta in casa e riconquistare una vittoria davanti ai propri tifosi che manca da circa cinque mesi. Ma sarà un Cagliari ancora senza Nainggolan quello che domani sera, per l’anticipo del venerdì, ospiterà il Genoa. Sarà l’inizio di un periodo di fuoco che passa dalla partita di mercoledì prossimo a Napoli e quella di nuovo in casa domenica 29 con l’Hellas Verona.

“Ma noi – ha detto Rolando Maran alla vigilia – giochiamo puntando al massimo su ogni partita. Il successo con il Parma può essere considerato una ripartenza, adesso bisogna dare continuità e una direzione precisa al nostro lavoro. Domani abbiamo un’opportunità. Noi siamo consapevoli della strada che dobbiamo prendere. Ci siamo allenati bene perché vogliamo vincere questa partita anche per far capire quale deve essere la nostra direzione”. Anche i gol di Ceppitelli, per quanto una doppietta di un difensore sia sempre un caso particolare, rientrano in una logica ben precisa. “Dobbiamo sentirci coinvolti nella fase di possesso – ha detto Maran – cercando di ampliare le soluzioni per andare a rete. Ma dobbiamo ancora crescere e possiamo migliorare sempre di più. Innanzitutto sul piano della manovra. Dobbiamo avere sempre la fame di andare oltre”.

Avversario da non sottovalutare, la squadra di Andreazzoli. “Attenzione al Genoa – avverte Maran – è una squadra che sta bene, ma questo è un dato di fatto che ci deve far sollevare l’attenzione e affrontare da subito la partita nel modo giusto. Il Genoa ha pareggiato a Roma segnando tre reti, ha battuto meritatamente la Fiorentina capace di mettere in difficoltà Juventus e Napoli e perso nell’ultima giornata contro l’Atalanta solo per una prodezza di Zapata”. Rosa ampia nonostante gli infortuni. “La sana competizione fa bene, i ritmi sono aumentati, tutti hanno una grossa voglia di dare una mano”. Sulla formazione, probabile replay dello schieramento visto a Parma. “Certamente le mie scelte non saranno fatte pensando al prossimo impegno di mercoledì a Napoli, pensiamo di partita in partita”, conclude Maran.

Con la consapevolezza di aver giocato alla pari con l’Atalanta ma soprattutto con la voglia di tornare a vincere in trasferta dopo otto mesi, il Genoa di Aurelio Andreazzoli ha preparato l’anticipo di domani sera con il Cagliari “senza porsi limiti”. “Cercare di battere qualsiasi squadra, anche se più forte di noi. Questo deve essere il nostro spirito” ha detto oggi l’allenatore presentando la sfida. Sono 24 i giocatori convocati dal tecnico toscano che in vista delle tre gare in dieci giorni è pronto a sfruttare la rosa al completo. “Ci stiamo pensando – ha ammesso -. Come ho detto ai ragazzi mi spiace non poter dare a tutti la possibilità di scendere in campo ma appena ci sarà la possibilità lo faremo”.

Il Genoa sconfitto domenica sa che comunque la strada intrapresa è giusta. “La squadra ha fatto quello che doveva fare e con lo spirito che deve essere usato. Se abbiamo perso un punto questa domenica non vuol dire niente, magari ne perderemo un altro e non vorrà dire niente, ma dobbiamo giocare per guadagnarne tre. La mentalità deve essere quella – ha detto Andreazzoli -. E’ difficile avere la pazienza di aspettare di avere la mentalità vincente ma non è una cosa semplice da dare ad una squadra”. Dunque a Cagliari con un solo obiettivo: la vittoria. “Tutte le gare vanno sempre interpretate al massimo: siamo in A non al torneo della parrocchia, ma quest’anno ancora di più. Nessuno si può permettere di giocare sottotono, altrimenti poi lo paghi. Le insidie del Cagliari? saranno le stesse che avranno loro affrontandoci”.

In campo potrebbe esserci un Genoa diverso da quello visto fino ad ora grazie ai recuperi importanti del trequartista Saponara e dell’attaccante Favilli. “Saponara è entrato come mi aspettavo – ha spiegato Andreazzoli-. E’ stato intraprendente e ha dato quel quid in più alla squadra. Sono molto soddisfatto. Favilli ha una possibilità come gli altri. Ha dovuto completare un percorso, lo ha completato perché ora è un altro rispetto a due mesi fa. Possiamo dire che ora è nella condizione di dare il suo contributo. Già domenica scorsa se non avessi deciso di cambiare sistema sarebbe subentrato”.