Seconda vittoria di fila per il Cagliari e secondo ko consecutivo per il Genoa. L’anticipo della quarta di serie A finisce 3-1 per i sardi che volano a quota sei. E una sconfitta per la squadra di Andreazzoli che in qualche modo assomiglia a quella con l’Atalanta: illusione del pareggio e mazzata che indirizza il match verso la debacle.

Marcatori con i destini incrociati: apre l’ex Simeone, pareggia Kouame che durante l’ultimo mercato sembrava sul punto di approdare in Sardegna al posto di Joao Pedro. Che è l’autore della terza rete. In mezzo l’autorete di Cristian Zapata, sull’1-1, con un colpo di testa all’indietro nel disperato tentativo di anticipare Birsa. Bello, ma sprecone il Genoa, soprattutto nel primo tempo. Compatto il Cagliari che anche senza Cragno, Pavoletti e Nainggolan sta trovando una sua identità. Con Maran che, con due davanti che vogliono la palla a terra, deve puntare tutto sulla manovra.

In avvio sembra che Cagliari e Genoa non ne vogliano sapere di segnare: sbaglia uno e poi sbaglia anche l’altro. Le occasioni migliori capitano sui piedi e sulla testa di Saponara, Kouame e Schoene per gli ospiti. Mentre il Cagliari risponde con Pellegrini e Nandez. Nella ripresa il gol di Simeone al 1′ scuote la partita. È un cross dalla tre quarti, ma il Cholo è bravo ad avventarsi di testa sulla palla che spiove bruciando sul tempo i tre dietro del Genoa.

Poi solito tran tran con il Genoa sempre più pericoloso. Prima il giallo di Manganiello che indica al 20′ il dischetto su presunti mani di Cacciatore. Poi la regia Var dice che non è rigore ma punizione. Quindi il gol del pari su una bella azione manovrata rifinita con un colpo di tacco da Sanabria e conclusa in rete da un diagonale di Kouame. È il 38′, ma chi pensa che l’1-1 accontenti tutti sbaglia. Perché nell’azione successiva Zapata fa gol nella sua porta. E il Genoa crolla. Al 42′ Joao Pedro vince un contrasto prima del centrocampo e il brasiliano e Ionita si ritrovano da soli davanti a Radu in un’azione che ricorda la volata di Inzaghi affiancato da Barone nel 2006.

Joao Pedro, come Inzaghi, fa tutto da solo. E sigla il 3-1. Il Cagliari risale la classifica, il Genoa resta a meditare sulle buone occasioni sprecate per imprecisione degli attaccanti e sulla sfortuna di quell’autorete che ha spezzato subito un equilibrio faticosamente ritrovato.