La valutazione di impatto sanitario (Vis) relativa al progetto di ammodernamento della raffìneria di allumina ubicata a Portovesme (Sulcis), proposto da Eurallumina, secondo Legambiente, risulta “particolarmente insufficiente, dal momento che disattende le indicazioni dell’istituto Superiore di Sanità”.

In un lungo documento che contiene le osservazioni del Comitato scientifico dell’associazione, gli ambientalisti ritengono che “i contenuti del progetto Eurallumina S.p.A. risultano totalmente contradditori e non compatibili con la strategia basata sul disinquinamento dei territori, chiusura delle centrali a carbone entro il 2025 e sviluppo delle fonti di energia da fonti rinnovabili così come ribadito in maniera autorevole dalla proposta di piano nazionale integrato per l’energia e il clima”.

Per Legambiente la Vis “appare estremamente carente nel merito della valutazione ante-operam, dal momento che non prende in adeguata considerazione il grave inquinamento esistente nell’area industriale”. Secondo l’associazione, quindi, “la priorità assoluta è il disinquinamento del territorio attraverso la bonifica delle falde e dei suoli”. Infine, Legambiente ribadisce “che i lavoratori hanno diritto ad una occupazione in un ambiente risanato”.