Al suo arrivo a Palazzo Regio a Cagliari il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato accolto dal governatore della Sardegna Christian Solinas e dal sindaco Paolo Truzzu. “Qui dentro – ha spiegato Solinas mostrando ai giornalisti una cartellina prima di incontrare Conte – ho annotato una serie di priorità da presentare al nuovo Governo, ma che in parte il presidente del Consiglio già conosce”.

“Le questioni più importanti – ha chiarito il governatore sardo – riguardano la vertenza accantonamenti, la continuità territoriale, l’energia e le infrastrutture”. “Auspico poi un accordo da fare il prima possibile con il ministero dei Beni culturali – ha aggiunto Solinas – per quanto riguarda il patrimonio archeologico e l’avvio di una convenzione per dar vita alla fondazione Mont’e Prama”.

Quanto alla partita degli accantonamenti, il governatore ha detto si aspettarsi “che lo Stato provveda quanto prima a saldare quello che la Corte Costituzionale ha già riconosciuto alla Sardegna come un debito certo ed esigibile”.

 

“L’impresa socialmente responsabile è un’impresa sapiens”, in quanto “partecipa ad un’intrapresa più ampia, nella consapevolezza del proprio impatto sociale a ambientale”. Rappresenta anche un “modo nuovo per coniugare il pubblico e privato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo in qualità di docente di diritto privato dell’Ateneo di Firenze sulla “responsabilità sociale dell’impresa “, in un convegno organizzato dall’Università di Cagliari a Palazzo Regio.

Inoltre, ha spiegato Conte, l’impresa socialmente responsabile beneficia di alcuni vantaggi, quali “il miglioramento della propria immagine e reputazione sul mercato, relazioni più durature con gli stakeholder, crea ambienti di lavoro più sicuro e gode di facilitazioni per l’accesso al credito, oltre a vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative”. Tra gli altri aspetti Conte ha evidenziato anche altri benefici come la “riduzione dei rischi d’impresa e gli aumenti di valore per azionisti rispetto a rating etici”.

 

“Per me la mediazione non è mai stata una via per trovare una metà strada tra posizioni di conflittualità: non è uno sterile accomodamento, ma è fatica e impegno gravoso perché richiede coraggio, determinazione, apertura al dialogo che può esserci solo con il rispetto dell’altro”. Lo ha detto il premier, ricevendo a Cagliari il riconoscimento di Mediatore Mediterraneo 2019. Secondo il presidente, inoltre, la mediazione ha una “forte carica innovatrice e trasformatrice, perché è in grado di trasformare il nostro interlocutore, ma anche noi stessi”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato insignito del titolo di Mediatore Mediterraneo 2019. Il riconoscimento è stato dato a Cagliari dal prof. Carlo Pilia, presidente dell’associazione dei mediatori del Mediterraneo, durante un convegno a Palazzo Regio e viene assegnato al premier “per aver interpretato in maniera magistrale il suo ruolo di mediatore tra gli italiani e per gli italiani negli scenari di crisi nazionali ed internazionali”.

Il titolo sarà accompagnato dalla consegna di tre simboli: “una targa che vuole significare il carattere duraturo del riconoscimento – ha spiegato Pilia, docente dell’Università di Cagliari – una pergamena inserita in una bottiglia dentro cassetta di legno, evocativa dell’arrivo a Cagliari della cassa che custodiva il simulacro della Madonna di Bonaria e infine un triplice anello circondato da due mani che vuole simboleggiare la mediazione tra i Continenti del Mediterraneo”.

IL SINDACO DI CAGLIARI PAOLO TRUZZU

“La richiesta che faremo al presidente Conte è quella di sbloccare definitivamente le attività all’interno del porto Canale: si tratta di un compendio che può creare occasioni di sviluppo e che ci può permettere di camminare con le nostre gambe”. Così il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, prima del tavolo per il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per tutta l’area di Cagliari che sarà avviato tra poco dallo stesso premier Giuseppe Conte.

“Come Comune, come Regione e come sistema Paese – ha aggiunto Truzzu – dobbiamo essere in grado di mettere in moto il porto di Cagliari che è al centro del Mediterraneo, in caso contrario non avremmo alcuna possibilità di organizzare qualsiasi sviluppo futuro e non servirà alcun Cis. Servono scelte politiche, non solo risorse”.

Il primo cittadino ha anche spiegato che “non è tanto un problema di risorse, bisogna sbloccare il vincolo, avere la sanatoria per il Porto canale”. In questo momento è in corso un colloquio del presidente del Consiglio con il governatore Solinas, dopodiché, intorno alle 14.30 si terrà il tavolo Cis. Dopo, Conte incontrerà i sindacati e, separatamente, il gruppo consiliare del M5s.

IL GOVERNATORE DELLA SARDEGNA CHRISTIAN SOLINAS

Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha consegnato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un dossier con tutte le principali vertenze e istanze dell’Isola, “dalla vertenza entrate per arrivare al tema della continuità territoriale, passando dal comparto agropastorale”, ha spiegato il presidente della Regione subito dopo un faccia a faccia durato circa mezz’ora.

“Abbiamo rappresentato anche il tema dei beni culturali con l’esigenza di ripartire speditamente con gli scavi di Mont’e Prama e abbiamo affidato ai tecnici una fase di approfondimento istruttorio: ci rivedremo presto per trarre le conclusioni politiche perché abbiamo bisogno di chiudere la partita degli accantonamenti già nella prossima legge di stabilità”. Tra gli altri temi del dossier, l’uscita dal carbone entro il 2025 “che deve avvenire in maniera ordinata e dando certezze per gli investitori nella prospettiva che anche la Sardegna aspira ad avere una autosufficienza e una sovranità energetica, verde e rinnovabile”, ha concluso Solinas.

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