Aias e lo strano caso dell’Ugl: sì proprio così, un caso particolare quello dell’Unione Generale del Lavoro che proprio ieri, il giorno prima della richiesta di fallimento da parte della Procura, presso la sede dell’Aias, ha firmato un verbale di accordo sulle modalità di svolgimento degli scioperi.
Il tutto a pochi giorni dallo sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil cui ha aderito anche l’Usb.
Un accordo dove si evidenzia la necessità di garantire l’assistenza, la cura e la riabilitazione di soggetti disabili, senza soluzione di continuità e nel quale gli aderenti “interpretano” (a modo loro) le modalità di adesione agli scioperi.
Senza dimenticare che le stesse organizzazioni firmatarie di questo “patto” con l’Aias promossero, contro la Giunta Pigliaru, azioni di protesta forti al punto che fu, secondo quanto affermarono gli stessi sindacalisti del Css, bloccato, con l’avallo dell’Aias, il servizio; furono trasportati i lavoratori sotto il palazzo della Regione con i pulmini Aias e nessuno disse nulla: insomma, un modo un po’ “padronale” di convocazione degli scioperi.
Un accordo, infine, sottoscritto in un tavolo tra Aias, Ugl e Isa che ha visto l’assenza delle organizzazioni sindacali più rappresentative.
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Con una nota inviata dall’avvocato del Sindacato, abbiamo pubblicato la replica dell’Ugl che si riporta integralmente.

In data 4 ottobre sulle pagine della testata on line “Cagliaripad” è stato pubblicato un articolo dal titolo <<Aias e lo strano caso dell’UGL, il sindacato al “servizio del padrone”>>“.

Nel predetto articolo si legge testualmente: “Aias e lo strano caso dell’UGL: si proprio così, un caso particolare quello dell’Unione Generale del Lavoro che proprio ieri, il giorno prima della richiesta di fallimento da parte della Procura, presso la sede dell’Aias, ha firmato un verbale di accordo sulle modalità di svolgimento degli scioperi. Il tutto a pochi giorni dallo sciopero proclamato da CGIL, CISL e UIL cui ha aderito anche l’USB. Un accordo dove si evidenzia la necessità di garantire l’assistenza, la cura, la continuità e nel quale gli “aderenti” interpretano (a modo loro) le modalità di adesione agli scioperi. Senza dimenticare che le stesse organizzazioni firmatarie di questo “patto” con l’Aias promossero, contro la Giunta Pigliaru, azioni di protesta forti al punto che fu, secondo quanto affermarono gli stessi sindacalisti, bloccato, con l’avvallo dell’Aias, il servizio; furono trasportati i lavoratori sotto il palazzo della Regione con i pulmini dell’Aias e nessuno disse nulla: insomma, un modo un po’ padronale  di convocazione degli scioperi.

Un accordo, infine, sottoscritto in un tavolo tra Aias, UGL e Isa che ha visto l’assenza delle organizzazioni sindacali più rappresentative”.

L’articolo nel riportare la notizia, ha riferito fatti non veri, informazioni inesatte e, soprattutto, lesive dell’immagine del sindacato UGL, che è stato falsamente ed arbitrariamente rappresentato come asservito “al padrone”.

Innanzitutto, nessuna connessione ha – e non si capisce come potrebbe averne – la sottoscrizione del verbale di accordo sui servizi essenziali con la richiesta di fallimento dell’Aias, proposta dalla Procura di Cagliari.

E’ di palmare evidenza che la UGL non potesse sapere che il giorno prima dell’incontro per la firma del predetto accordo, già fissato da diverso tempo, la Procura avrebbe depositato l’istanza di fallimento dell’Aias.

Vero è che l’accordo ha l’esclusiva finalità di fornire delle linee guida ai lavoratori, in occasione degli scioperi, posto che la Legge 146/1990 ed il CCNL Aias prevedono che sia garantita la continuità delle prestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati degli assistiti.

Totalmente priva di fondamento è la parte dell’articolo in cui si legge: “gli aderenti – intendendosi i sottoscrittori del verbale d’accordo – interpretano (a modo loro) le modalità di adesione agli scioperi”.

Invero, nel verbale d’accordo non è stata eseguita alcuna “interpretazione” delle modalità di adesione allo sciopero – contrariamente a quanto si è voluto far credere – ma è stato semplicemente attuato il disposto del CCNL Aias, che specificamente dispone che le parti sociali debbano accordarsi per individuare i criteri per la determinazione dei contingenti di personale tenuti a garantire le prestazioni essenziali.

Del tutto infondata è anche quella parte dell’articolo in cui si scrive che “in occasione di azioni di protesta contro la Giunta Pigliaru, furono gli stessi sindacalisti organizzatori della protesta – poi sottoscrittori del verbale d’accordo del 3.10.2019 –  ad affermare che il servizio fu bloccato, con l’avvallo dell’Aias”.

Su questo però, per chiarezza, si pubblica il video integrale della dott.ssa Randazzo che conferma la sospensione totale del servizio.

Mai i sindacalisti, organizzatori delle manifestazioni presso le sedi della Giunta e del Consiglio Regionale, hanno reso una tale dichiarazione, soprattutto in ragione del fatto che, in ottemperanza alle disposizioni del CCNL di settore, non sarebbe stato possibile sospendere totalmente le prestazioni a favore degli assistiti, dovendosi, al contrario, necessariamente garantire la continuità  dei servizi essenziali.

Detta frase è, pertanto, solo il frutto della negligenza dell’autore dell’articolo e di un evidente travisamento dei fatti.

Ovviamente non è la negligenza dell’autore del pezzo, perchè il video pubblicato  conferma la sospensione del servizio. E’ evidente che il travisamento è legato al fatto che a confermare la sospensione del servizio sono stati i vertici dell’associazione ed erroneamente invece è stata attribuita ai sindacati tale affermazione.

Si chiede, quindi, di voler rettificare l’articolo in questione, specificando quanto segue: “In rettifica all’articolo pubblicato in data 04.10.2019, si precisa che: il verbale di accordo sugli scioperi è stato redatto e sottoscritto dalle parti firmatarie del CCNL Aias, al solo fine di tutelare i lavoratori in occasione dell’indizione delle manifestazioni di sciopero. A tal proposito si pubblica, unitamente alla presente, lo stralcio del CCNL Aias che dispone che le parti sociali individuino i criteri per la determinazione dei contingenti di personale tenuti a garantire le prestazioni essenziali ed il verbale di accordo, attuativo del predetto disposto, sottoscritto il 03.10.2019. Tanto premesso, del tutto infondata è l’affermazione che il sindacato UGL sia asservito all’Aias, tenuto conto che il  verbale d’accordo del 03.10.2019 è stato sottoscritto nell’esclusivo interesse dei lavoratori e, inoltre, alcun collegamento ha la sottoscrizione del predetto verbale con la richiesta di fallimento dell’Aias proposta dalla Procura di Cagliari.

I sindacalisti, organizzatori delle manifestazioni presso il Consiglio e la Giunta Regionale, nell’ottobre 2018, non hanno mai dichiarato che in quell’occasione il servizio Aias era stato bloccato, posto che, in ottemperanza al CCNL vigente, le prestazioni essenziali non possono essere interrotte e, al contrario, devono essere garantite senza soluzione di continuità”.

Vi chiedo dunque di voler provvedere, ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nell’articolo del 04.10.2019, nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comuncandoVi che, in difetto, intraprenderò le iniziative necessarie volte a tutelare l’immagine del sindacato mio assistito.

UGL – Unione Generale del Lavoro

Il segretario UTL Piergiorgio Piu