Viaggio tra le umane passioni al TsE di Is Mirrionis, a Cagliari, con la Stagione 2019-20 di Teatro Senza Quartiere firmata Teatro del Segno. Undici i titoli in cartellone da ottobre a maggio con la prima nazionale di “Spogliarello” di Dino Buzzati con la regia di Marco Nateri, e il debutto de “Il sistema periodico” per un omaggio a Primo Levi. Il sipario si apre il 12 ottobre alle 21 sugli “Amori da Palcoscenico” con la cantante, compositrice e performer Rossella Faa nel ruolo di un moderno Cupido e gli attori Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda, sue anche drammaturgia e regia, per un’antologia di dialoghi d’innamorati, parole infuocate e drammi della gelosia da Shakespeare a oggi.

Spazio poi a classici come la “Signorina Julie” di Strindberg per la regia di Lelio Lecis, con Julia Pirchl, Giovanni Andrea Vinci e Erika Carta, dove una giovane donna infrange le convenzioni sociali, e “Spogliarello” di Buzzati, con Marta Proietti Orzella e l’attrice-cantante Alessandra Leo, storia di Velia, ambiziosa ma vittima di un destino beffardo, per un affresco della società. Un “corto circuito”, invece, tra la rivolta di Masaniello e la rivoluzione russa in “Revolution” di e con Manuele Morgese, e la storia di un serial killer con “Jeff.

Il gioco delle ossa”, interpretato da Tiziano Polese, regia e drammaturgia di Dafne Turillazzi e Antonello Verachi. Stefano Ledda mette in scena “Il sistema periodico”, poi le “Canzoni a Casaccio” di Rossella Faa, il ricordo del regista Marco Parodi recentemente scomparso con il suo “Bachisio Spanu” sull’epopea della Brigata Sassari con Giovanni Carroni, da “Un anno sull’Altipiano” di Lussu con inserti da “Roccu ‘u stortu” di Suriano. Un successo di Gaber-Luporini, “Il grigio”, nella versione di Salvatore Della Villa tra dilemmi esistenziali e incontri surreali, echi della Grande Guerra ne “La paura” di De Roberto con Daniel Dwerryhouse diretto da Francesco Bonomo. E per finire “C’era una volta Ettore Petrolini” di e con Emanuele Bosu.