“Nessuna scuola esistente in Sardegna verrà chiusa. Non si chiude assolutamente nulla.” Lo ha ribadito l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu in merito alle notizie circolate nei giorni scorsi su possibili accorpamenti come nel caso di un istituto a Guasila. “Non capisco da dove nascano queste voci – ha aggiunto – Le linee guida del Piano di Dimensionamento Scolastico sono ancora da approvare. Gira soltanto qualche bozza ma è tutto ancora da vedere e verificare. Quindi chi pensa che qualche punto di erogazione, qualche vecchia scuola, seppur con pochi alunni venga chiusa ha assolutamente torto e soprattutto dice menzogne. Con questa Giunta non si chiuderà nessuna scuola, al massimo ci sarà qualche autonomia scolastica sottodimensionata per le grandi città”.

Non solo. Secondo l’assessore “è probabile anche che non vengano chiuse neanche le autonomie scolastiche e che quindi l’allarme sia solo un falso allarme”. Biancareddu ribadisce che la sua azione “sarà orientata verso la garanzia del diritto allo studio in particolare dei ragazzi non abbienti perché ho un faro che è l’articolo 33 della Costituzione che garantisce il diritto allo studio, della scuola dell’obbligo a titolo gratuito e deve consentire agli studenti capaci, ma non abbienti, di raggiungere i più alti livelli di titolo di studio”.

L’assessore ha anche ricordato che la Giunta Solinas ha già stanziato “4.4 milioni di euro per gli scuolabus, 17 a favore dell’Università di Cagliari, 10 a favore dell’Università di Sassari, 17,5 mln per le scuole paritarie, 3,8 milioni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, 1,6 mln per le borse di Studio per le scuole primarie, secondarie di primo livello e secondo grado (fondi dati ai Comuni), 3 mln per il fitto casa agli studenti universitari fuori sede, 500 mila euro per il potenziamento dello studio della lingua inglese per gli universitari, 300 mila euro per l’Università della Terza Età e oltre 900 mila euro per i percorsi per gli adulti”.