Ci sono insospettabili professionisti, medici, titolari di agenzie immobiliari, ma anche semplici operai edili tra le persone ‘beccate’ dagli agenti del Corpo forestale a gettare illegalmente rifiuti in tutto il territorio dell’Area Metropolitana di Cagliari e della Provincia. Lo confermano i risultati della certosina attività di controllo condotta dagli uomini del Servizio Ispettorato di Cagliari della Forestale dal 1 aprile al 30 settembre.

Ben 457 i servizi portati a termine, 19 le persone denunciate, individuate 14 discariche abusive e 146 luoghi in cui vengono accumulati i rifiuti, elevate contravvenzioni per 85 mila euro. Un bilancio pesante che dimostra come l’abbandono di rifiuti illegale sia una piaga che interessa tutto il territorio e tute le classi sociali. Alcuni casi scoperti nel Cagliaritano lo confermano. Nella zona di Sa Scaffa sono stati trovati numerosi sacchi di rifiuti con all’interno schede personale di alcuni pazienti. Il medico aveva pensato bene di disfarsene gettandoli per strada ma è stato rintracciato e costretto a raccogliere i sacchi oltre a pagare una multa di 6.500 euro.

Discorso analogo per il titolare di una agenzia immobiliare che, avendo cambiato ufficio, aveva abbandonato gli scatoloni pieni di materiale in via San Paolo. Ci sono poi gli operai che scaricano ripetutamente materiale edile in aperta campagna come i due camionisti bloccati a Santa Gilla ai quali sono stati sequestrati i mezzi pedanti, o quelli individuati in località Simbrizzi a Quartu. Infine ci sono i ‘comuni’ cittadini che gettano sacchetti lungo la strada: una donna con il figlio è stata bloccata a Monte Claro, o gli stranieri che accumulano materiale soprattutto di plastica e ferro per poi incendiarlo ed estrarre il metallo, come successo a Guamaggiore.