“Ho provato a fare un altro tipo di canzoni, semplicemente belle ma senza tanti pensieri. Poi ho capito che non era quello che volevo fare”. Comincia a raccontarlo in questo modo, Niccolò Fabi, il nuovo album ‘Tradizione e tradimento’, in uscita domani e che riporta in scena il cantautore romano a tre anni e mezzo dal disco precedente. “Pensavo che un album come ‘Una somma di piccole cose’ – ha detto Fabi a proposito dell’ultimo lavoro da studio dato alle stampe – avesse chiuso un cerchio. Ho preso le distanze dalla musica per un anno, lasciando la chitarra chiusa nel suo fodero e dedicandomi a tutto quello che per me può essere extra musicale”. L’esigenza di scrivere, a quanto pare, è però stata più insistente e la penna di Fabi ha ricominciato a scrivere, anche se le intenzioni iniziali sul nuovo album erano ben diverse da quelle poi adottate.

“L’idea era di staccarmi da quanto fatto in precedenza – ha spiegato la voce delle nuove ‘Scotta’, ‘Amori con le ali’ e ‘Prima della tempesta’ – dedicandomi anche a sonorità elettroniche. Ci ho provato davvero, ma il risultato non è stato quello che mi ero aspettato. Ho deciso quindi di ricominciare da capo e alla fine sono uscite le canzoni di questo album”. Le tracce in scaletta sono un totale di nove e Fabi le ha prodotte artisticamente assieme a Roberto Angelini e Pier Cortese, storici amici del cantautore, nonché compagni di viaggio musicale e spesso di palcoscenico. “Spesso le cose che davvero vogliamo le abbiamo già in tasca – ha commentato Fabi – ma per accorgercene ce ne dobbiamo allontanare. Io l’ho fatto e alla fine ho girato in tondo fino a tornare dal punto da cui sono partito. Non ho doti musicali particolari e se mi mettessi a fare qualcosa che non mi appartiene sarei uno dei tanti. Nel mio modo di fare canzoni, magari, ho invece qualcosa di speciale da dire e raccontare”.

Con quello che il cantautore definisce “un disco più estroverso del solito, ma a modo mio”, Fabi tornerà anche ad esibirsi dal vivo per un tour teatrale, in programma dal prossimo mese di novembre e con data zero a La città del teatro di Cascina (Pisa). Poi sarà la volta dei teatri di alcune delle principali città italiane, tra le quali Ravenna, Milano e Vicenza i cui biglietti sono già andati esauriti. “Continuano a piacermi le canzoni sussurrate – ha detto Fabi – perché spesso i messaggi più forti non sono quelli che vengono urlati, ma quelli che necessitano di essere ascoltati da vicino, detti all’orecchio”.