E’ di sei arresti tra i polacchi del Pogon e tre denunce tra i tifosi del Cagliari il bilancio del dopo partita tra i sardi e i polacchi che si sono incontrati ieri sera alla Sardegna Arena, con la gara che si è conlussa con un rotondo 3-1 per i rossoblù. Le prime avvisaglie che tra le due tifoserie non ci fosse un’aria amichevole si sono avute intorno alle 19.30, poco prima dell’inizio della partita, nell’area esterna antistante i settori distinti e curva nord. Un gruppo di tifosi sardi stazionava nei pressi dei tornelli del settore distinti, quando al passaggio di un gruppo di circa 30 tifosi polacchi, uno di questi si è rivolto verso i cagliaritani mostrando i pugni chiusi in segno di sfida.

A questo punto un tifoso locale ha colpito con un pugno un polacco, facendo scaturire un inizio di rissa dove un sardo, rimasto isolato dal gruppo, è stato colpito con calci e pugni. La situazione è stata risolta con l’intervento di una squadra di poliziotti del Reparto Mobile “Sardegna”, schierati nei punti nevralgici di maggiore afflusso nel dispositivo di ordine pubblico approntato dalla Questura. L’azione immediata dei poliziotti è servita a ripristinare subito l’ordine.

Su questo episodio la Digos sta svolgendo le indagini per individuare gli autori dell’aggressione, grazie anche alle riprese foto video svolte dalla Polizia Scientifica, per valutare i successivi provvedimenti da adottare. Sino alla fine dell’incontro di calcio non si sono verificati episodi tra i tifosi. Dopo aver completato il deflusso dei tifosi sardi, i tifosi polacchi, circa un’ottantina, dopo essere stati fatti uscire in condizioni di sicurezza, sono stati fatti allontanare dall’area Stadio e gli stessi si sono dispersi in piccoli gruppi.
Contemporaneamente è stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio e di vigilanza nel centro cittadino, tramite pattuglie della Squadra Volante, del Reparto Mobile “Sardegna”, agenti della Digos e della Polizia Scientifica.

Un gruppo di circa 50 polacchi ha raggiunto quindi Via Cavour e Via Lepanto dove è iniziato lo scoppio di petardi con l’accensione di fumogeni da parte di un altro gruppo di cagliaritani travisati che, brandendo cinture, bottiglie di vetro e bastoni, ha intonato cori offensivi nei confronti degli stranieri. In pochi minuti la situazione è degenerata in violenti scontri e alcuni esercizi commerciali hanno subito danni alle suppellettili esterne per la furia dei tifosi, i quali le hanno utilizzate, brandendole come armi improprie . Gli operatori della Polizia di Stato, già presenti nelle vie limitrofe, con una efficace e rapida azione, hanno bloccato i facinorosi, disperdendo i tifosi ed evitando conseguenze ben più gravi.

In questi momenti concitatati un piccolo gruppo di stranieri si è staccato cercando di dileguarsi tra le vie del centro. Subito i poliziotti li hanno individuati ed inseguiti per la via Sardegna. Vano è stato il tentativo di questi di sfuggire al fermo, trovando rifugio in un B&B: gli Agenti della Digos, insieme ai poliziotti del Reparto Mobile, sono riusciti a bloccarli e ad identificarli, riconoscendo sei di loro per essere stati parte attiva nei disordini. Si tratta di M.K. 30enne, M.Z. K. 43enne, M.K. S. 35enne, B.M. 43enne, T.A, 37enne e t.K., 47enne. Portati in Questura, dopo gli accertamenti di rito, i sei sono arrestati per rissa aggravata e danneggiamento. I poliziotti, ancora, hanno rinvenuto e sequestrato due parti di piccozze, un fumogeno ed un razzo paracadute abbandonati durante la fuga a seguito dell’intervento della Polizia. Stamattina gli arrestati sono stati presentati all’udienza per direttissima. Nell’ambito delle prime indagini sul primo episodio verificatosi allo stadio sono stati identificati e denunciati tre cagliaritani. Proseguono gli accertamenti della Digos, con il contributo della Polizia Scientifica, per identificare altri responsabili di quanto accaduto e valutare nei loro confronti l’emissione dei provvedimenti opportuni, anche amministrativi di Daspo.

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