Le cartelle esattoriali emesse dal Consorzio di bonifica della Nurra nei confronti degli associati sono legittime.

Lo ha stabilito la prima sezione della Commissione tributaria provinciale, che ha rigettato il ricorso presentato da 33 consorziati contro i ruoli emessi nel 2012. Il collegio ha accolto la tesi del Consorzio, rappresentata dall’avvocato Francesco Ruiu, e basata su una recente sentenza della Corte costituzionale in base alla quale va considerato il reale beneficio conseguito dal consorziato. In pratica, anche in assenza di un Piano di classifica, i Consorzi di bonifica possono chiedere il pagamento dei ruoli in virtù del servizio offerto e regolarmente certificato. L’ente che eroga l’acqua nelle campagne della Nurra aveva sottolineato davanti al giudice che il comprensorio irriguo fosse suddiviso in lotti e che erano escluse dal calcolo le aree non coltivabili.

“La nostra tesi è stata accolta perché fonda su un pronunciamento inequivocabile della Corte costituzionale – ha commentato il presidente Gavino Zirattu -. Eroghiamo un servizio concreto e i giudici hanno riconosciuto la legittimità del nostro comportamento”.