Vertenza Aias, Manca (M5s): “appello al Governo per una soluzione della vertenza”

La vertenza Aias diventa un caso nazionale, infatti proprio oggi il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Alberto Manca ha presentato un’interrogazione e ha effettuato un intervento in aula al fine di costituzione un tavolo interistituzionale nazionale di confronto tra tutti gli attori coinvolti.

“Un intervento di supporto alla Regione Autonoma della Sardegna, anche attraverso la costituzione di un tavolo interistituzionale Nazionale, finalizzato a risolvere la vertenza Aias garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali, la piena e regolare retribuzione dei dipendenti e i livelli essenziali di assistenza, ma valutando altresì l’opportunità di commissariare l’Aias Cagliari e la Fondazione Stefania Randazzo”, questa le dichiarazioni di Alberto Manca.

“La vertenza Aias dimostra ancora una volta che la commistione tra politica e sanità, pubblica o privata, è piena di contraddizioni ed ingiustizie, a  rimetterci, come sempre, sono i soggetti più deboli, in questo caso i lavoratori e le loro famiglie, sotto di ben 11 stipendi (quasi 12) e, di riflesso, i bisognosi di cure ed assistenza, che rischiano di vedere compromessa la qualità del servizio loro erogato”, denuncia il deputato.

“Non è accettabile che, più o meno esplicitamente, un sistema con poche luci e così tante ombre sia stato tollerato così a lungo, i lavoratori sono allo stremo e hanno iniziato lo sciopero della fame: a loro esprimo tutta la mia solidarietà e la volontà di offrire un pieno supporto”, incalza Manca.

“Ho chiesto ed auspico un analogo impegno da parte di tutti i colleghi parlamentari sardi, a prescindere dalla forza politica di appartenenza, i problema di come vengano utilizzate le risorse pubbliche interessa tutti i cittadini e su un tema delicato come quello sanità non possono più essere concesse deroghe”… “È ora di voltare pagina e porre fine ad un sistema indegno”, denuncia il grillino.

“a vertenza Aias tocca da vicino tutti i sardi, chiunque ha almeno un familiare o un amico che lavora o è paziente all’Aias, ma a prescindere da ciò nessuno deve tirarsi indietro, specialmente chi fa politica”, conclude la nota Alberto Manca.