“Chi non si atterrà alle presenti disposizioni verrà segnalato alle competenti Autorità, a tutela dei pazienti e dei dipendenti”. E’ quanto si legge in un ordine di servizio dell’Aias, diffuso oggi dall’Azienda, che ha per oggetto la “sorveglianza sanitaria dei dipendenti d. Lgs. 81/08 correlata a forme di protesta dei lavoratori”.

“Ma come si può tollerare tutto questo?”, afferma Rossella Pinna del Pd.

Nell’ordine di servizio, firmato dalla Dottoressa Anna Paola Randazzo, si legge: “Con riferimento alle notizia di stampa, di questi ultimi giorni, abbiamo appreso che alcuni dipendenti hanno preannunciato che attueranno lo ‘sciopero della fame in servizio’. I dipendenti che hanno intenzione di attuare lo ‘sciopero della fame’ dovranno comunicarlo preventivamente per iscritto al responsabile del Centro di appartenenza, non potranno rendere le proprie prestazioni lavorative e per poter riprendere il servizio sarà necessario presentare adeguata certificazione medica attestante l’idoneità psico-fisica al rientro a lavoro, rilasciata dal proprio medico curante. Chi non si atterrà alle presenti disposizioni – conclude l’ordine di servizio – verrà segnalato alle competenti Autorità, a tutela dei pazienti e dei dipendenti”.

“Si sono mai chiesti – afferma Rossella Pinna – se un lavoratore che è sotto stress in quanto non percepisce il suo salario da un anno, è idoneo o no al lavoro? E se non lo fosse, chi ha determinato l’inidoneità? Il lavoratore o il datore di lavoro? Qui – conclude la Pinna – ci sono danni biologici da farsi riconoscere”.