Il nuovo peso dell’Udc – ora il gruppo ha sei consiglieri – non cambierà gli equilibri nella maggioranza di centrodestra che governa la Regione. “Non per me – ha spiegato il presidente Christian Solinas dopo il vertice con i coordinatori dei partiti di centrodestra – dal mio punto vista la maggioranza è costituita da 36 consiglieri, la ripartizione interna per il presidente incide meno che per i partiti”. Certo, ha aggiunto Solinas, esiste il problema di “tenere una coalizione articolata in una fase di discioglimento di alcuni partiti”.

Anche nel vertice di oggi “abbiamo ragionato su soluzioni e metodi per restituire speditezza alle attività in Consiglio regionale: a breve – ha annunciato – convocherò una riunione con il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo di maggioranza. Abbiamo già raggiunto un’intesa di massima in base alla quale la Giunta si farà parte zelante nel proporre una serie di disegni di legge”. Secondo il governatore, è importante “restituire al Consiglio la consapevolezza di sé e del suo ruolo fondamentale nella dinamica democratica. Bisogna ritrovare tempi e ritmi di produzione legislativa che, a prescindere dalle maggioranze di turno, siano meglio sintonizzate con i bisogni della società. Occorre infatti una produzione normativa importante”.

Sul nodo della terza commissione, dove la presidenza è vacante da tre mesi a causa delle dimissioni di Paolo Truzzu (FdI), il presidente della Giunta si è limitato a constatare che “noi siamo alla vigilia di una legge finanziaria”. Per quel ruolo “serve la persona con la maggiore esperienza possibile tra i 36 della maggioranza”. Magari una persona terza rispetto alla contesa tra Fratelli d’Italia e Psd’Az. Insomma, qualcuno che porti a casa la manovra. Il problema non è Fratelli d’Italia, sottolinea Solinas, anzi “Fausto Piga (subentrato a Truzzu, ndr) è persona di cui ho profonda stima, di militanza politica e non accetto discussioni sulla competenza e capacità della persona”. Ma il presidente ricorda anche che “la terza venne assegnata all’inizio della legislatura a Paolo Truzzu perché da lì arrivava, e l’esigenza, visto che vi sono questioni legate a vertenza entrate, era di partire nel migliore dei modi con una persona d’esperienza, che però non fu scelta secondo un ordine ponderato di peso politico”.

Ora, comunque, “la questione è di carattere politico, riguarda gli assetti dei partiti e in questi giorni troverà un inquadramento in un ragionamento complessivo”. Inquadramento che comprende anche quattro nomine importanti: Forestas, Enas, Isre, Area. “Credo che nominerò dei commissari”, ha chiarito, “infatti non escludo di presentare un disegno di legge di razionalizzazione della governance di tutti gli enti”. Obiettivo ripristinare, almeno per gli enti di grande complessità, i consigli di amministrazione, dove sia la funzione di controllo che quella amministrativa sono garantite. “Dirò di più – ha concluso – Cda con forme di controllo democratico, cioè con una quota di opposizione. Basta uomini soli al comando”.