L’evento denominato “Un tour per la vita” approda a Tortolì. Protagonista il colonnello del ruolo d’onore dell’Esercito Italiano vittime del dovere Carlo Calcagni.

Il colonnello, nonostante le sue condizioni fisiche dovute alla “Sensibilità Chimica Multipla”, che lo sottopongono quotidianamente a cure e terapie, ha deciso di reagire e mettersi in prima linea per essere d’esempio alle persone che ogni giorno subiscono dalla vita le avversità della sorte.

L’evento è in programma per i giorni 30 e 31 ottobre ed ha ottenuto il Patrocinio del comune di Tortolì per la valenza scolastica, sociale, culturale e sportiva.

PROGRAMMA

Carlo incontrerà i ragazzi nelle scuole di Tortolì. Due gli appuntamenti previsti: mercoledì 30 alle ore 11.30 alll’istituto superiore ITI e giovedì 31 ottobre, alla stessa ora, al teatro San Francesco di Tortolì.

L’obiettivo è offrire ai ragazzi la testimonianza diretta del Colonnello e della sua incredibile
esperienza di vita.

Carlo insegna, con il suo esempio, che tutto è possibile se non si smette mai di sperare e di sognare. La vita è un dono meraviglioso, ma talvolta imprevedibile e con difficoltà anche gravi. Mai arrendersi è un valido metodo per affrontarle e superarle. Carlo ha verificato questo più volte nel corso della sua esistenza.

‘Mai arrendersi’ è un ordine che impartisce prima di tutto a sé stesso. E se oggi Carlo può trasmettere ad altri le straordinarie potenzialità universali di quel suo efficace metodo, è proprio perché lui davvero non si è arreso… mai, nemmeno alla grave malattia, cronica, degenerativa ed irreversibile, che ogni giorno gli porta via qualcosa.

Il suo quadro clinico non è affatto confortante. Le sue terapie giornaliere sono impressionanti: 300 compresse, 7 iniezioni contenenti 175 antidoti, 5 ore di flebo, terapia a raggi infrarossi occupano gran parte della giornata di Carlo, per non parlare dell’erogatore di ossigeno sempre in spalla. A causa della fibrosi polmonare con insufficienza respiratoria, Carlo di giorno respira attraverso l’inseparabile tubicino trasparente che adorna il suo viso, mentre durante le notti, spesso insonni per i costanti e forti dolori, è costretto ad indossare una fastidiosa maschera che gli copre l’intero volto e lo tiene collegato ad un respiratore polmonare.

Ogni settimana trascorre un’intera giornata in ospedale a Brindisi, nel reparto di nefrologia, dove si sottopone a circa 8 ore di plasmaferesi.
Ogni quattro mesi vola a Londra per altre cure specialistiche e specifiche per la sua malattia.

Il Mai Arrendersi di Carlo vuol dire non affliggersi mai per ciò che la vita, ad un certo punto, può decidere di portarci via.