Esame dal sapore europeo per il Cagliari: domani contro il Torino la squadra di Maran proverà a difendere il quinto posto in classifica, conquistato con sei risultati utili consecutivi, quattro vittorie e due pareggi. “L’entusiasmo può essere una leva importante – ha detto il tecnico Rolando Maran nella tradizionale conferenza stampa della vigilia – Voglio sottolineare però che l’approccio, l’intensità e l’applicazione sono state quelle delle ultime settimane”. Maran non si fida dei guai del Torino, ancora alla ricerca del passo dello scorso anno.

“Vanta uno degli organici più forti del campionato – ha spiegato – è una formazione molto fisica, dobbiamo affrontarla non concentrandoci sulle sue caratteristiche, ma cercando invece di mettere sul campo quello che abbiamo provato durante la settimana”. Una squadra rossoblù trasformata anche, giocoforza, a causa delle note assenze. Probabile conferma, forse con uno o due aggiustamenti da trasferta, della formazione che domenica ha vinto con la Spal: da valutare le condizioni di Nandez, reduce dagli impegni con la nazionale uruguaiana. Per il resto, oltre a Cragno e Pavoletti, mancheranno Cacciatore, Lykogiannis e Ragatzu.

“I numeri dei gol segnati e quelli incassati ci danno ragione – ha detto – Dopo l’infortunio di Pavoletti avevo detto che avremmo dovuto lavorare in maniera alternativa, cercando modi diversi per arrivare al gol e con una maggior partecipazione da parte di tutti. La squadra ha recepito il messaggio, tutti si sentono coinvolti”.

l tecnico rossoblù Rolando Maran è soddisfatto del suo Cagliari, senza nascondere però la voglia di crescere. “Finora mi è piaciuta la voglia della squadra di rimanere attaccata al risultato anche nelle gare più difficili: è un fattore che va alimentato in ogni circostanza – osserva presentando la gara di domani contro il Torino – Dobbiamo ancora migliorare nella capacità di essere pericolosi, a volte non riusciamo a creare un numero di occasioni pari alla mole di gioco svolta”. E ora tre impegni ravvicinati. “Mi è dispiaciuto aver dovuto sacrificare finora alcuni giocatori che stanno lavorando bene e meriterebbero di giocare – ha detto – Chi in questo momento fuori scalpita ed è un buon segno. Abbiamo tre partite in sette giorni, ben venga la settimana ricca di partite che potrebbe permettermi di sfruttare questa voglia di partecipazione del gruppo”.