Lo scorso sabato mattina si è tenuto a Olmedo, in provincia di Sassari, l’incontro informativo “5G: una sperimentazione tra pericoli per la salute, diritti violati e danni ambientali“, organizzato dal neonato Comitato “#Stop5G Sassari”, in collaborazione con “Alleanza Italiana Stop 5G”.

L’incontro si è svolto in un clima informale, di forte interesse e attenzione, con la conduzione di Silvia Spanu, portavoce del Comitato #Stop5g Sassari.

Durante la prima parte dell’incontro – riferisce il comunicato stampa da parte del gruppo contro il 5G – è stato proiettato un video nel quale la Dottoressa Belpoggi del Centro Ricerche dell’Istituto Ramazzini ha precisato come “la tecnologia 5G sia di fatto una sperimentazione, in quanto non esistono ad oggi studi ufficiali e indipendenti sugli effetti dell’irraggiamento da radiofrequenze della banda delle millimetriche (3.5-3.6 GHz e 26-27 GHz)”.

“Gli studi scientifici ufficiali realizzati finora – continua la nota – hanno infatti potuto comprovare solo gli effetti biologici derivanti dall’esposizione alle radiofrequenze più basse, utilizzate dalla tecnologia 2G e 3G, le cui dannose conseguenze sulla salute possono così essere riassunte: rottura del DNA; iperplasia delle cellule di Schwann (rari tumori delle cellule nervose del cuore); gliomi maligni (tumori del cervello); disfunzioni ormonali, disfunzione delle ghiandole sebacee; alto rischio di danni alla fertilità; alto rischio di patologie degenerative”.

“In un video del giornalista Massimo Mazzucco, dove si mostrano documenti ufficiali dell’Ordinance Survay del Governo Inglese (“5G Planning – Geospatial Consideration”), viene chiaramente più volte dichiarato che gli alberi, specialmente quelli alti più di 3 metri, sono di ostacolo alla trasmissione delle frequenze millimetriche e devono quindi essere presi in considerazione come elementi che costituiscono un ostacolo al funzionamento del sistema 5G”.

Alla fine dell’incontro, come si evince dal comunicato del gruppo contro il 5G, “si è avviata una raccolta firme per una petizione destinata al Sindaco di Olmedo, nella quale gli abitanti firmatari dichiarano di negare il consenso all’installazione e all’attivazione delle antenne e delle small-cell previste dalla Tecnologia 5G su tutto il territorio comunale, richiedono al Sindaco di disporre l’immediata disattivazione e rimozione delle antenne, nonché di fermare l’implementazione di qualsiasi infrastruttura o tecnologia che contenga antenne o dispositivi compatibili con le frequenze interessate al 5G”.

“Nella lettera al Sindaco – conclude la nota – è inoltre presente la richiesta di attivare al più presto una seria campagna di informazione, rivolta a tutta la popolazione, sui danni delle radiofrequenze e dell’elettrosmog, sia nelle scuole primarie e secondarie”.