La drammatica situazione economica che ci stanno obbligando a vivere all’interno della nostra azienda, ci porta a fare una riflessione e a porci delle domande.
Proviamo a farlo attraverso le pagine online di Cagliaripad e ad indirizzarle a tutti coloro che, per un modo o per l’altro, hanno avuto a che fare con questa lunghissima, vergognosa e grottesca vicenda.

Una vicenda che ha portato noi operatori Aias, sul lastrico! Ognuno di noi, infatti, deve una media tra i 10 e i 20 mila euro a parenti, amici, banche e finanziarie!

Siamo finiti nel baratro senza che nessuno muovesse un dito per impedirlo, ogni giorno che passa, noi, muoriamo un po’ di più.

Ci rivolgiamo virtualmente (ben consci che mai potremo avere risposta) ai giudici del penale, a quelli della sezione fallimentare del Tribunale di Cagliari e a tutti i giudici del lavoro che hanno seguito le centinaia di cause (ingiunzioni) tra lavoratori e azienda in questi ultimi due anni.

Al Pm che ha chiesto il fallimento dell’Aias e al Pm che indaga per peculato e inadempimento in pubbliche forniture.
All’ Assessore alla Sanità e al Presidente della Regione Sardegna. Ai Direttori dell’ispettorato del lavoro che si sono succeduti in questi anni alla guida dell’ ente.

Al Direttore dell’Inps e ai direttori dell’Agenzia delle entrate.

Chiediamo a tutti voi, che ancora una volta vi troverete a decidere sul nostro futuro così come avete deciso del nostro passato, di porre fine a questo massacro.

Di essere d’ora in avanti più che mai determinati nel giudicare “chi” ha creato tutto questo! senza fare sconti! senza cercare giustificazioni all’ingiustificabile!

Perché – vi chiediamo – avete lasciato passare tutto questo tempo senza intervenire?

Tutti voi, ognuno dei quali con un ruolo così speciale all’interno delle istituzioni, rappresentavate per noi la giustizia, i controllori. Eravate per noi l’unica ancora di salvezza. Eravate quel salvagente che non ci avete mai tirato. Siamo stati abbandonati. Traditi.
Oggi, alcuni di voi stanno ancora li a cercare le soluzioni ai problemi parlandone con coloro che, quei problemi, li ha generati! Ancora li a parlare con quelle persone che hanno calpestato tutto e tutti.

Con quelle persone che non dovrebbero più essere vostri interlocutori. Ma ci rendiamo conto di che danno ogni giorno si sta creando a noi e di che danno si sta creando all’intera comunità considerato che si parla di denaro pubblico?

E’ ora di intervenire prima che qualcuno, i più deboli, i più labili e i più provati tra noi, mollino la presa!
Fate tutto ciò che è nella vostra autorità fare!

Alla luce di tutto questo vogliamo fare un’ultima considerazione per far capire anche ai non addetti ai lavori di cosa si parla:

siamo 63 giorni che andiamo avanti con l’ 80% di una mensilità.

Ogni giorno l’Aias genera una nuova spesa/debito con ogni dipendente di circa 100 euro (compresi i contributi), ogni giorno 10 dipendenti creano una nuova spesa/debito all’associazione di 1000 euro.
Ogni giorno 100 dipendenti fanno salire quella spesa/debito a 10 mila euro e 1000 dipendenti lo incrementano, quotidianamente, a 100 mila euro. Avete capito bene!?!?
Mille dipendenti Aias generano, ogni giorno, un debito per l’Aias di 100 mila euro.

Centomila euro al giorno!  Intervenite!  Tutti! subito!  Non lasciateci morire facendo morire la giustizia.

I lavoratori Aias