Le chiavi del momento magico del Cagliari? Il presidente Tommaso Giulini le riassume in due parole: “umiltà e personalità”. Due valori che per il massimo dirigente rossoblù stanno alla base della partenza record. Ma che possono essere punti di riferimento anche per il futuro di un campionato particolare anche nei numeri. Non è solo il torneo del centenario: 1920, la nascita del Cagliari (a maggio ci sarà una grande celebrazione). Ma alle porte c’e’ anche il cinquantenario dello scudetto del 1970. E ora, come ai tempi di Gigi Riva, si respira aria di Champions. O, come si chiamava allora, Coppa dei campioni.

Altra coincidenza e altra cifra tonda: proprio questa settimana, il 7 novembre, Rombo di Tuono compie 75 anni. E il cerchio si chiude in qualche modo domenica prossima: alla Sardegna Arena arriva la Fiorentina, storica rivale rossoblù del 1969 (scudetto ai viola, Cagliari secondo) e del 1970 (la vittoria a Firenze portò il Cagliari al primo posto in classifica, mantenuto sino alla fine del torneo). Con la vittoria di Bergamo i rossoblù sono quarti, in compagnia della Lazio e della stessa Atalanta, a un solo punto dal terzo posto, occupato dalla Roma. I tifosi sognano ma Giulini – che ieri ha visto la partita in un ristorante sardo di Milano in compagnia di Pavoletti – predica umiltà. Poche le parole pronunciate all’indomani del successo in terra lombarda.

“Dobbiamo continuare su questa strada – ha detto il presidente rossoblù – con umiltà e con la stessa personalità dimostrata sinora in campo”. E i complimenti arrivano anche da Ricky Albertosi, portiere dello storico scudetto: “Ho visto davvero un grande Cagliari, che ha dimostrato di essere più in forma dell’Atalanta. La squadra di Maran è stata favorita dall’autogol e dall’espulsione di Ilicic, ma ha meritato di vincere. Il Cagliari è una bella sorpresa”.