È andato deserto l’avviso esplorativo internazionale bandito dall’Autorità portuale della Sardegna per il restyling e la gestione del porto di Olbia. Il bando, che punta a trasformare la stazione marittima in uno scalo moderno e competitivo è scaduto ieri alle 10, ma non è stata presentata alcuna candidatura da parte di potenziali gestori, nazionali e internazionali, del compendio demaniale e dei relativi servizi nel principale porto del Nord Sardegna.

La sollecitazione al mercato prevede la gestione del terminal passeggeri, dei servizi di interesse generale, dei parcheggi di auto, rimorchi, semirimorchi, supporto all’autotrasporto e agli operatori, ma anche interventi di riqualificazione dello stabile per un canone di 1,9 milioni di euro all’anno. L’iter prevedeva che la migliore proposta, una volta approvata, venisse sottoposta a procedura di gara a evidenza pubblica per il definitivo affidamento, con un diritto di prelazione del promotore individuato nella prima fase rispetto ad altri soggetti. “Constatiamo con rammarico che il mercato non ha risposto alla nostra sollecitazione – commenta il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana – Siamo comunque fiduciosi, la proposta ha generato l’interesse di potenziali gestori che hanno fatto sopralluoghi e chiesto chiarimenti”.

L’Autorità portuale, rileva, “ha fatto il massimo per dare ampia trasparenza all’iniziativa”. In particolare, “il nostro staff ha fatto un lavoro estremamente complesso e completo, che non andrà perso ma costituirà la base da cui partire – assicura – Per la prima volta è stato delineato, qualificato, quantificato e reso pubblico il fabbisogno dei servizi dell’Isola Bianca in un quadro conforme ai principi di evidenza pubblica e in una dimensione internazionale. Da oggi – conclude – chiunque potrà proporre un nuovo project financing in linea con i parametri dell’avviso esplorativo”.