“Passano i mesi, volano gli anni ma del completamento della ss 125 Orientale Sarda nel tratto Ogliastrino, e in particolar modo tra i comuni di Bari Sardo e Tortolì, non rimane che un cantiere abbandonato a se stesso”. Il comitato cittadino ‘Giù le mani dall’Ogliastra’ denuncia con una lettera ai vertici Anas e Ras una situazione che va avanti ormai da anni.

“Una situazione non più tollerabile per un territorio che sistematicamente viene bistrattato e preso in giro da chi invece dovrebbe mettere in atto azioni per far sì che diventi uno dei
territori trainanti per l’intera isola. Troppe volte si è annunciato di aver stanziato milioni di euro per il completamento di poco più di quattro km. La realtà è sotto gli occhi di tutti”.

“Chiediamo con forza e determinazione – continua la lettera – non solo dichiarazioni di interesse per la ripresa dei lavori (sappiamo benissimo tutte le vicende giudiziarie susseguitesi negli anni), ma di atti concreti e urgenti affinché ciò si realizzi veramente in tempi brevi. Per altri territori, quando c’è stata la volontà politica, le soluzioni sono state trovate speditamente. V’è da chiedersi del perché di questo disinteresse per l’Ogliastra. Continuiamo speranzosi nell’autenticità del vostro operato e auspichiamo che già da oggi arrivino delle risposte concrete e
pratiche per mettere fine a questa lunghissima e paradossale storia. Ne va del territorio e soprattutto nella sicurezza degli stessi Ogliastrini”.

“Non è più tollerabile questo tipo di situazione” incalza il comitato. “Con forza chiediamo pure al presidente della Ras e all’assessore competente che intervengano con urgenza a sbrogliare una matassa che non si doveva e non si deve continuare a imbrigliare. Come movimento #giulemanidallogliastra non possiamo che continuare a seguire con la massima attenzione e informare gli Oglistrini su ciò che la politica e gli enti preposti dovrebbero fare ma non
fanno”.

“Siamo pronti alla mobilitazione – concludono nella lettera rivolta ai vertici Anas e Ras – pur di ottenere quello che da oltre venti anni viene promesso e mai concesso.
Servono subito seri investimenti. Oltre alla SS125 incompiuta ci sono da rivedere la ss195 e la ss386, entrambe porte di accesso verso la fine di quell’ isolamento perpetrato negli anni. Che dire poi del Porto di Arbatax e dell’Aeroporto, fondamentali per lo sviluppo del turismo, dello scambio merci e non solo. Il territorio non è stato mai così coeso e cosciente di tale situazione”.