Sardegna Pulita esprime tutta la sua indignazione, sperando di suscitarne altre ben più autorevoli, per la decisione ormai ufficiale di far disputare la supercoppa italiana di calcio in Arabia Saudita.

Se molti sembrano consolarsi con la possibilità per le donne di accedere a tutti i settori dello stadio e addirittura per le tifose straniere di non indossare l’albaya noi Sardi, non possiamo tacere il vero motivo per cui contestiamo la scelta della Lega calcio, della Juventus e della Lazio di offrire ad un regime insanguinato una formidabile vetrina internazionale.

L’Arabia Saudita guida dal 2015 una coalizione militare (…per fortuna perde pezzi) che sta sterminando la innocente popolazione civile dello Yemen violando in modo spavaldo i diritti umani universalmente riconosciuti.

Ma noi Sardi, non rivolgiamo il nostro sentimento di indignazione a chi con lo sport deve fare i soldi (pecunia non olet), sarebbe tempo sprecato anche se la Uefa sembra volersi distinguere negando la finale champions a Istanbul.

No, noi Sardi, di quella Sardegna dove si producono le bombe Killer RWM, siamo indignati oggi come a gennaio (quando si giocò la Supercoppa a Gedda) per il comportamento compiacente del governo italiano e della Rai servizio pubblico.

Con il governo perché dopo aver avuto il timido coraggio di sospendere…( inspiegabilmente, rispetto alla Legge 185/90, per un massimo di 18 mesi) la vendita delle bombe RWM alla Arabia Saudita (bombe prodotte in Sardegna, dalla Rwm Italia S. p. a) avrebbe dovuto rafforzare il suo distacco dalla scandalosa per quanto indiretta complicità intervenendo con autorità sulla Lega calcio ma sopratutto sulla RAI affinché la supercoppa insanguinata non venisse giocata o almeno non venisse trasmessa in Italia.

Con la Rai servizio pubblico, azienda finanziata dai contribuenti, perché poteva (vorremmo poter dire può ancora) autonomamente decidere di oscurare l’evento in nome dei diritti umani e una volta tanto in spregio dei diritti televisivi.

A gennaio con il prezioso supporto della Fnsi e dell’Usigrai eravamo riusciti ad ottenere che prima della partita andasse in onda uno speciale di 30 minuti sulla tragedia del popolo yemenita.
Questa volta, ma forse anzi senz’altro siamo degli illusi, ci aspettiamo almeno che il Ministro Di Maio illustri e finalmente renda pubblico il provvedimento ( sconosciuto e nadcosto a tutti..) con cui il governo italiano ha sospeso a tempo, l’autorizzazione a vendere le bombe Killer.

Sarebbe ancora poco ma i telespettatori, i tifosi capirebbero che la nostra indignazione, dovrebbe essere anche la loro.