“A settembre 45 antimilitaristi sono risultati indagati per le lotte contro le basi militari degli ultimi anni, 5 di loro sono accusati di associazione eversiva con finalità di terrorismo (270bis)”, affermano in una pagina facebook i promotori della mobilitazione.
“Ad ottobre per gli stessi cinque è arrivata una richiesta di sorveglianza speciale della durata di tre anni, Questura e Procura vogliono farla pagare a chi lotta, vogliono mettere a tacere quelli che sognano e si battono per una Sardegna libera da eserciti, sfruttamento e autodeterminata dalle persone che ci vivono”, denunciano gli antimilitaristi.

“Non ci riusciranno, torniamo in strada per ribadire che bloccare le esercitazioni militari è giusto e che le misure repressive non ci spaventano”, incalzano i militanti che annunciano tre giorni di mobilitazione, venerdì 29 novembre una cena e  grigliata solidale a partire dalle 20 presso l’officina autogestita in viale Monastir, mentre sabato 30 novembre sarà la volta del corteo con partenza dalle 15 in piazza Giovanni XXIII. Per concludere la tre giorni, martedì 3 dicembre dalle 9 è previsto il presidio davanti al Tribunale di Cagliari in concomitanza con l’udienza sulla sorveglianza speciale contro i 5 antimilitaristi.