L’agricoltura di precisione rappresenta il futuro del settore soprattutto per evitare sprechi, sfruttare meglio i terreni e impiegare più accuratezza nell’impiego dei fitofarmaci. Una grossa mano arriva anche dalla tecnologia, grazie all’utilizzo di droni. Quest’ultima applicazione è stata illustrata in un convegno a Ussana sull’agricoltura 4.0 da Filippo Gambella, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

Un primo progetto, il cui acronimo è Comp4drones, ha tra gli obiettivi quello di far dialogare sistemi robotici aerei (droni) con mezzi robotici impiegati a terra (ground robots) per il controllo e la gestione in ambiente viticolo e orticolo delle infestanti e il monitoraggio vegeto-produttivo. “Il secondo progetto – ha osservato – si pone come obiettivo la costruzione e la prototipazione di sistemi di distribuzione dei fitofarmaci da utilizzare su droni o mezzi robotici impiegati a terra”. Gambella ha poi presentato alcune applicazioni dei droni riguardanti la determinazione del volume fogliare nel vigneto e in sistemi colturali erbacei per programmare con maggiore precisione la gestione dei trattamenti.

Grande interesse ha suscitato anche la dimostrazione di un sistema per la ‘lettura-interpretazione’, attraverso l’acquisizione di fotografie, delle cartine idrosensibili disposte in campo, che potrà essere utilizzato su uno smartphone per controllare il funzionamento e l’efficienza dei sistemi di distribuzione dei fitofarmaci. “L’agricoltura di precisione ha ampi spazi di applicazione e consente, tra l’altro, di contenere di un buon 15% gli sprechi”, ha sostenuto Efisio Perra, della Camera di commercio di Cagliari. Martino Muntoni, direttore del servizio di ricerca di Agris ha ricordato che “la digitalizzazione non interessa più soltanto gli uffici e i servizi ma anche i campi. Siamo un po’ in ritardo rispetto ad altre realtà, come USA, Australia e Canada, ma stiamo lavorando per recuperare in termini di innovazione tecnologica”.