Spain's caretaker Prime Minister and socialist candidate Pedro Sanchez casts his vote for the general election in Pozuelo de Alarcon, outskirts of Madrid, Spain, Sunday, Nov.10, 2019. Spain holds its second national election this year after Socialist leader Pedro Sanchez failed to win support for his government in a fractured Parliament. (ANSA/AP Photo/Bernat Armangue) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

Con il 20,1% dei voti scrutinati in Spagna, i primi dati reali delle elezioni di oggi confermano i socialisti del Psoe in testa con 122 seggi, seguiti dal Pp con 82 e dall’ultradestra di Vox con 47.

Nessuno ha la maggioranza necessaria per governare. Il partito di ultradestra spagnolo Vox avrebbe ottenuto più del doppio dei 24 seggi che aveva avuto alle elezioni dello scorso aprile. Secondo il sondaggio, Vox potrebbe contare su una forbice tra 56 e 59 seggi, diventando la terza forza della politica spagnola dopo socialisti e popolari.

Queste elezioni sono state convocate poco più di sei mesi dopo la consultazione dello scorso 28 aprile il cui esito non ha reso possibile la formazione di un governo. Si tratta delle quarte elezioni nel Paese in quattro anni. Sono circa 37 milioni gli aventi diritto al voto per scegliere 350 deputati e 208 senatori.

E’ in calo l’affluenza in Spagna rispetto al voto dello scorso 28 aprile: alle 14 la partecipazione era del 37,83%, 3,6 punti percentuali in meno rispetto allo stesso dato della scorsa primavera