Stop ai voli in continuità territoriale da Olbia per Milano e Roma dal 3 febbraio al 13 marzo prossimo, nel periodo di chiusura dell’aeroporto Costa Smeralda per i lavori di ristrutturazione della pista. Air Italy ha annunciato che nei 45 giorni di indisponibilità dello scalo gallurese, non sposterà la sua operativa sull’aeroporto di Alghero.

“I voli da e per Alghero in continuità territoriale – precisa la compagnia in una nota – sono attualmente operati dal vettore Alitalia ai sensi del Decreto n. 61/2013, in esclusiva e con compensazione finanziaria, mentre i voli da e per Olbia sono stati accettati da Air Italy senza compensazione finanziaria e ai sensi del Decreto n. 367/2018. I due diversi schemi di continuità territoriale – spiega la società – rendono insostenibile per Air Italy il trasferimento dei voli sull’aeroporto di Alghero”.

“I collegamenti di Air Italy sulle rotte di continuità territoriale da e per Olbia saranno quindi disponibili fino al 3 febbraio – sottolinea la compagnia – data in cui opereranno i primi voli del mattino per Roma Fiumicino e per Milano Linate, e dal 14 marzo al 16 aprile 2020, data nella quale si conclude l’attuale programma di continuità territoriale sull’aeroporto Olbia Costa Smeralda”. Per sopperire alla mancanza dei voli da Olbia, Alitalia dovrebbe aumentare quindi l’offerta di posti nei collegamenti da e per Alghero con Roma e Milano, mettendo a disposizione aeromobili più capienti nei giorni in cui la richiesta sarà superiore. Questo dovrebbe essere l’orientamento, anche se al momento non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’ex compagnia di bandiera.

Nuovo appello della Uil Trasporti sui collegamenti aerei con la penisola. “Sta iniziando il caos nei trasporti – denuncia il segretario generale della Uil Trasporti Sardegna, William Zonca – e la Regione non muove un dito”. Nel mirino del sindacato l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde dopo il recente annuncio della chiusura dell’aeroporto di Olbia nel periodo febbraio-marzo con conseguenti disagi per i passeggeri galluresi che – spiega il sindacato – vista la defezione di Air Italy per garantire i voli, saranno costretti a prendere l’auto e volare da Alghero con Alitalia (con l’incognita di trovare posto).

“Siamo allo sbando – afferma Zonca – riteniamo che l’assessore ai Trasporti si debba impegnare a trovare soluzioni e non stia chiuso dentro il Palazzo senza comunicare con nessuno. Questa situazione rischia di essere devastante per le ricadute sui lavoratori, vista la situazione di Air Italy, e sull’intera economia del territorio che chiede certezza sulla continuità territoriale. La Regione non può stare a guardare”. Anche gli esponenti galluresi del M5S, il deputato Bernardo Marino e il consigliere regionale Roberto Li Gioi, attaccano Air Italy e Regione dopo la decisione della compagnia aerea di non volare su Alghero. “Air Italy tradisce nuovamente i sardi – attacca Li Gioi – dopo le promesse di Regione e compagnia aerea, che avevano assicurato le tratte in continuità territoriale, le attese dei lavoratori e degli utenti sono state tradite. I numerosi appelli alla Regione non sono serviti a evitare questa retromarcia di Air Italy che avrà conseguenze drammatiche per tutti i cittadini del Nord Sardegna”.

“La cancellazione unilateralmente annunciata, per oltre un mese, dei voli da e per Olbia in continuità territoriale – afferma Marino – giustificata con il periodo di chiusura programmato dello scalo aeroportuale gallurese, non è accettabile. Da tempo sosteniamo che l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale senza compensazione, per il solo scalo di Olbia, avrebbe causato il collasso dell’attuale impianto di collegamenti per la nostra isola ma la Regione Sardegna ha inteso ostinatamente procedere sulla propria strada, creando di fatto due regimi: uno con compensazione (su Alghero e Cagliari) e l’altro privo di compensazione per il solo scalo di Olbia. Anziché organizzare un adeguato servizio di trasferimento dei passeggeri ad Alghero per fronteggiare l’emergenza della chiusura dello scalo e comunque assicurare i voli previsti per le tratte in continuità, la compagnia decide dunque di lasciare a terra i passeggeri”.