Sassari e Cagliari hanno celebrato oggi la “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” nel giorno del 16/o anniversario della strage di Nassiriya, l’attentato terroristico perpetrato in Iraq ai danni del contingente italiano su base Brigata “Sassari” durante l’operazione “Antica Babilonia”, in cui persero la vita cinque soldati italiani (tra i quali il capitano Massimo Ficuciello e il maresciallo capo Silvio Olla, entrambi della “Sassari”), 12 carabinieri, due civili italiani e nove iracheni.

A Sassari la ricorrenza è stata celebrata in largo Paul Harris, alle porte della città, dove un picchetto d’onore della “Sassari” e del Comando provinciale dei carabinieri ha reso gli onori ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento. A Cagliari, nella caserma Monfenera dopo la resa degli onori militari scanditi dalle note della Banda musicale della Brigata “Sassari”, è stata deposta una corona d’alloro sul monumento ai caduti.

Una cerimonia particolare si è svolta a Sant’Antioco, dove una rappresentanza del 151/o Reggimento si è recata sulla tomba del maresciallo capo Silvio Olla, e successivamente nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria, dove il cappellano militare don Marco Zara ha concelebrato una messa in memoria del sottufficiale sardo. Accanto al padre di Silvio, Ruggero Olla, erano presenti il generale Francesco Olla, fratello del caduto e comandante del Comando Militare Esercito “Sardegna” e il colonnello Stefano Fanì, comandante del 151/o Reggimento fanteria “Sassari”.