Svastiche, inni ad Hitler ed al Nazismo, ma in Consiglio comunale non si entra. C’è Leo Testa, il Vicario del Questore di Varese con quattro agenti della Digos e quattro Carabinieri a garantire l’ordine pubblico e le Istituzioni democratiche. E partono le minacce neppure tanto velate in un comunicato stampa delirante firmato da Alessandro Limido, Presidente della Comunità Militante dei Dodici Raggi, formazione nazista nata nel 2012 che lunedì scorso tentava di accedere a Palazzo Estense, sede del Consiglio comunale di Varese, dove l’assemblea civica si apprestava a votare conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.

Ecco l’incipit del comunicato stampa: “Lunedì scorso, insieme ai militanti della mia Organizzazione, ci siamo recati a Palazzo Estense, in centro Varese per assistere alla votazione pubblica del consiglio comunale, dove, da lì a poco, avremmo visto materializzarsi l’innaturale equiparazione fra la senatrice a vita Lilliana Segre (sic! LiLLiana) e S.E. Benito Mussolini, elevandola a Cittadina Onoraria della nostra città”. Solo questa frase fa inorridire. Testa garantisce l’ordine Pubblico e nega l’ingresso nella sala consiliare ai militanti nazisti di Do.Ra

Poi prosegue: “Poco prima di arrivare in via Sacco, ricevo la telefonata del Vicequestore Vicario Leopoldo Testa che, con il solito fare da gangster quale si crede e probabilmente vorrebbe essere, celando la sua annunciazione con un ‘ce lo sai te chi sò io’, mi chiede informazioni varie”. Il leader neonazista prosegue chiamando Testa ‘SuperRobotPoliziotto’, accusandolo “di mettere in pericolo la vita di quattro agenti della Digos e di quattro Carabinieri. Essere insultati da uno statale – prosegue il neonazista -, però, al quale gettiamo ai piedi uno ‘stropicciato stipendio’, non mi va e così gli ricordo, che all’arroganza e all’abuso di potere si può, a volte, rispondere con la Violenza e gli rammento di non arrogarsi diritti che non può vantare”.

Leo Testa, da integerrimo Poliziotto qual’è, ha difeso le istituzioni democratiche e i neonazisti se la son dati a gambe , riempendolo di insulti, l’unica vigliacca arma che è rimasta loro. Ma nell’aula consiliare di Palazzo Estense non ci sono entrati. Un Poliziotto che ha combattuto banditi del calibro di Giovanni Farina e Attilio Cubeddu, a 31 anni, da vice dirigente della Mobile di Nuoro ha coordinato le squadriglie dei poliziotti sardi inviati in Toscana a cercare Giuseppe Soffiantini, protagonista di indagini che hanno portato all’arresto di pericolosi criminali in tutta Italia, Comandante della Scuola di Polizia a Cavallo, e da ultimo Capo della Squadra Mobile di Cagliari prima di essere promosso Vicario a Mantova e poi a Varese.

Testa ha ricevuto la solidarietà del sindaco Davide Galimberti, del presidente del Consiglio Comunale Stefano Malerba e di tutta l’amministrazione del Comune di Varese che hanno testimoniato “vicinanza e solidarietà nei confronti del vicario della Questura, Leopoldo Testa, e di tutte le Forze dell’ordine, a seguito degli attacchi e delle gravi parole contenute in un comunicato a firma del gruppo di estrema destra, Do.Ra., e dal suo presidente Alessandro Limido. Nell’ultimo Consiglio comunale di Varese – spiega una nota – è stata approvata all’unanimità, con i voti favorevoli di tutte le forze politiche presenti, la mozione relativa al conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Denunciamo quindi le gravissime parole usate da questo gruppo di provocatori – si legge nella nota -, che nel comunicato insultano senza remore Forze dell’ordine, i cittadini e quindi tutta la nostra città. Arrivando anche a minacciare apertamente nel comunicato gli uomini e le donne delle Forze dell’ordine, accusate di svolgere il loro encomiabile compito per la comunità per uno ‘stropicciato stipendio’. Per questo, ringraziamo nuovamente chi ogni giorno lavora con il massimo impegno per garantire la sicurezza e la tranquillità di tutti i cittadini. Ribadiamo con forza come l’operato delle Forze dell’ordine sia stato, come sempre, encomiabile e di altissima professionalità”. A Leo Testa, che ha lasciato nel 2014 la Squadra Mobile di Cagliari, anche la nostra solidarietà.