A student is comforted as she reunite at a park following a shooting at Saugus High School that injured several people, Thursday, Nov. 14, 2019, in Santa Clarita, Calif. (ANSA/AP Photo/Ringo H.W. Chiu)

Si continua a sparare e a morire nelle scuole americane. Il teatro dell’ennesima tragedia che ha fatto piombare nella paura studenti, insegnanti e famiglie è la Saugus High School di Santa Clarita, in California. Un ragazzo ha sparato all’interno del liceo nella contea di Los Angeles, a circa 60 chilometri dalla metropoli, uccidendo due studenti, una ragazza e un ragazzo e ferendone altri quattro di cui uno in condizioni critiche.

Il killer, dopo una caccia all’uomo durata alcune ore, è stato arrestato e portato in ospedale, dove versa in gravi condizioni. L’ufficio dello sceriffo della contea ha spiegato che si tratta di uno studente di 16 anni di origini asiatiche. Tutto è iniziato intorno alle 7 del mattino ora locale, le 16 in Italia, durante quello che viene chiamato ‘periodo zero’, ossia l’ora prima che comincino le lezioni, dedicata solitamente ad attività extra-scolastiche. Il sedicenne, con cappello e abiti neri, è entrato aprendo il fuoco non si sa ancora per quale motivo. Poi è fuggito cercando di trovare riparo nella macchia che si estende dietro la scuola. Le immagini mandate in onda sulle tv americane hanno mostrato scene tristemente note: gli studenti terrorizzati che si allontanano dal liceo in fila indiana, gli abbracci dei familiari accorsi sul luogo della sparatoria, la corsa in ospedale dei feriti.