Il Governo è al lavoro per far rispettare ad Acelor Mittal gli impegni presi sull’Ilva, anche al fine di salvaguardare il gruppo Sanac e i suoi lavoratori. E’ il concetto ribadito dalla sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, oggi durante un sopralluogo nello stabilimento Sanac di Macchiareddu (Assemini), in Sardegna, dove sono occupati 70 lavoratori.

L’esponente del governo Conte ha illustrato quanto emerso dal tavolo del Mise del 13 novembre scorso e lo stato dell’arte per quanto riguarda il gruppo. Al vertice hanno partecipato la sindaca di Assemini Sabrina Licheri, l’assessore alle Attività produttive Diego Corrias e i sindacati. “La sottosegretaria ha detto che il 20 dicembre scade la proposta d’acquisto di Arcelor Mittal e bisogna attendere quella data – ha spiegato Giampiero Manca della Cgil – se resta in Italia bene, se dovesse decidere di andare via i commissari sono pronti a mettere in piedi una procedura per mettere sul mercato Sanac”.

Quanto agli ammortizzatori sociali, già al Mise i commissari straordinari hanno sottolineato che lavoreranno per la continuità produttiva dell’azienda e che l’obiettivo rimane quello di salvaguardare i livelli occupazionali. L’azienda ha comunicato che ricorrerà alla cassa integrazione straordinaria e che questa procedura interesserà solo poche decine di lavoratori. “La richiesta è stata fatta per il 70% della forza lavoro – ha precisato Manca – ma i commissari hanno sottolineato che per il momento in tutti i siti verranno interessati 20 unità lavorative a rotazione, perché c’è ancora un polmone per un paio di mesi”.

Il Governo convochi quanto prima un tavolo di confronto con tutte le forze di maggioranza per affrontare in modo serio e definitivo la questione dorsale del metano in Sardegna. La richiesta arriva dai parlamentari sardi del Pd Gavino Manca, Romina Mura e Andrea Frailis che replicano alle dichiarazioni rilasciate oggi dalla sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde. “E’ urgente – sostengono gli esponenti dem – che il Governo si esprima con una voce unica su un tema così sentito dall’intera popolazione dell’isola: voci fuori dal coro sono inutili e dannose, mentre su questi temi occorre dare certezze ai cittadini”.

Secondo i deputati Pd “sono 40 anni che i sardi aspettano il metano”. Ora, “ci auguriamo che il nuovo governo sappia fare gli interessi dei cittadini e porti finalmente a compimento la dorsale sarda, peraltro già prevista e finanziata nel patto per la Sardegna”, dicono, preoccupati per le dichiarazioni “improvvide” della Todde. “Non ci sono lobby e interessi da difendere – concludono Manca, Mura e Frailis – fuorché quelli dei cittadini che attendono da anni il metano”.