Cittadinanza onoraria a Liliana Segre anche da Quartu Sant’Elena (Cagliari). La Giunta ha deliberato di proporre al Consiglio comunale il riconoscimento alla senatrice con l’obiettivo di sostenere il percorso della Commissione istituita dal Senato della Repubblica per contrastare i fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza e coltivare la memoria storica nelle nuove generazioni e incentivare così la lotta contro tutti i totalitarismi. Liliana Segre – ricorda il Comune sardo – italiana di origine ebraica, a causa delle leggi razziali fasciste del 1938 venne espulsa dalla scuola.

Dopo l’intensificazione della persecuzione degli ebrei italiani, all’età di 13 anni venne arrestata e, successivamente, deportata al campo di concentramento di Aushwitz-Birkenau, dove perse i suoi familiari e fu messa ai lavori forzati. Liberata dall’Armata Rossa il primo maggio del 1945 dal campo di Malchow, fu una degli appena 25 bambini sopravvissuti, su 766 di età inferiore ai 14 anni, deportati ad Auschwitz.

“La senatrice – commenta il sindaco Stefano Delunas- è stata vittima di minacce, non solo via web da parte di leoni da tastiera che si nascondono dietro un computer, tanto che il Prefetto di Milano ha deciso di assegnarle la scorta. Il fine di questa delibera è quella di raccoglierci intorno alla nostra rappresentante in Senato e garantirle una ‘casa’ anche nella nostra sede istituzionale, a braccetto con tutti gli altri Comuni del territorio italiano che condividono questo nostro pensiero, prendendo quindi le distanze da coloro che fomentano l’odio. La cittadinanza onoraria è il formale riconoscimento della nostra comunità”.