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“Come ampiamente previsto dal nostro Comitato fin dalla pubblicazione della famigerata delibera, l’accorpamento tra le due chirurgie di Isili e di Muravera inizia a produrre le nefaste conseguenze per la tenuta dei servizi sanitari e la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari”. È quanto denunciano i cittadini del Comitato Spontaneo sarcidano, tramite un comunicato, per una delibera dell’Ats recentemente entrata in vigore.
“Considerato che il nostro servizio chirurgico è stato smantellato, tutti i pazienti del nostro territorio che manifestano necessità chirurgiche stanno iniziando ad essere respinti da Cagliari per essere dirottati verso il Sarrabus. Ciò comporta una grande umiliazione per i pazienti e per i familiari, costretti a veder raddoppiati i già cospicui tempi di percorrenza e le distanze chilometriche per potersi curare”.
“Rappresenta anche una grande umiliazione per il nostro territorio, il quale passa dall’essere periferia di un centro, ad essere periferia di una periferia. La politica e l’azienda hanno da tempo messo in atto un piano di cannibalizzazione reciproca tra ospedali che sono già stati destinati alla morte per strangolamento” scrive il Comitato.
Noi vogliamo spezzare questo gioco al massacro, e chiediamo per tutti i presidi ospedalieri una massiccia cura ricostituente di personale e di servizi sanitari. Nello specifico, per il San Giuseppe chiediamo urgentemente:
1) Una delibera per riaprire il reparto di chirurgia di Isili;
2) Un bando di concorso a tempo indeterminato per chirurghi;
3) La ricostituzione di una Direzione Sanitaria indipendente;
4) La ricostituzione di un distretto sanitario autonomo del Sarcidano-Barbagia di Seulo;
5) La rettifica della delibera di accorpamentodelle due chirurgie;
Per sostenere tali richieste chiediamo alla popolazione, ai Sindaci, ai pazienti e al mondo del sindacalismo di prepararsi all’idea che possa essere non più rinviabile lo stato di agitazione nel nostro territorio” denunciano tramite la nota.