La settima edizione di Saboris Antigus accoglie Serri tra i Comuni storici della manifestazione, arrivando così a quota sette. Il paese, domenica 24 novembre, aprirà cortili e pratzas per l’esordio in questa sagra enogastronomica che si è fatta amare nel territorio nel corso degli anni.

Saranno preparati i piatti della tradizione antica, e saranno offerte degustazioni ai visitatori: tra queste il torrone e la carne di cinghiale. Di richiamo il torneo de sa murra e la scuola di ballo sardo in piazza. Ancora, consigliato e da non perdere, su caffei de is aiaius e il concerto serale tutto in rosa. Per le vie del centro storico ci sarà l’accensione de is foghidoneddus. Numerosi saranno anche gli espositori, gli artigiani locali con le loro opere e il percorso antichi mestieri, ancora l’iniziativa Saboris de binu, itinerario nel centro storico alla scoperta dei vini e prodotti tipici.

Il sindaco di Serri, Samuele Gaviano. “Fervono i preparativi per Saboris Antigus che si terrà per la prima volta a Serri. Sarà una bella festa di comunità e di territorio, occasione per far conoscere il patrimonio identitario, antiche ricette e tradizioni, i saperi e i sapori del passato. Apriamo le porte del nostro paese, is pratzas e is domus nel centro storico, dove si può ancora godere dell’immagine della vita quotidiana di un tempo: le donne che preparano il pane in casa, gli antichi mestieri e le attività agro pastorali che regolano l’economia locale. Sarà possibile visitare il Santuario nuragico di Santa Vittoria con gli scavi nel recinto delle feste aperti al pubblico, e poi ancora gli edifici storici, le chiese, l’antica arte dei muretti a secco e tanto ancora. Saboris Antigus contribuisce così a far conoscere i nostri piccoli paesi, ricchi di bellezze archeologiche, ambientali e gastronomiche”.