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Maurizio Maggi con “La coda del diavolo” (Longanesi, 2018), per la sezione la Narrativa, e Dina Lauricella con “Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la ‘ndrangheta” (Einaudi editore) sono i vincitori della terza edizione del Premio “Salvatore Cambosu”, il concorso letterario promosso dalla Fondazione intitolata allo scrittore sardo che a Orotelli aveva le sue radici.

Definiti dalla giuria del premio “supervincitori”, a ribadire un rapporto di parità con gli altri autori finalisti, Maurizio Maggi e Dina Lauricella sono stati proclamati e premiati ieri sera nel corso della cerimonia condotta dalla presidente della giuria Neria De Giovanni. Il premio della sezione giornalismo/reportage è stato assegnato a ridosso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, istituita dalle Nazioni Unite per rimarcare che la violenza contro le donne è una gravissima violazione dei diritti umani.

Il premio Cambosu si svolge anche in prossimità del decennale della morte di Lea Garofalo, assassinata dalla ‘ndrangheta per aver denunciato alla magistratura i crimini di cui è stata testimone. Per la sezione giornalismo è stata consegnata una menzione d’onore a Paolo Pillonca per aver scritto “O bella musa, ove sei tu” (Domus De Janas, 2018) un libro che, in maniera coinvolgente, ripercorre le gare poetiche in Sardegna. La cerimonia si è conclusa con la consegna del Premio Speciale a Gianni Filippini, l’intellettuale, scrittore, giornalista e caro amico di Cambosu.