Una insegnante della scuola primaria di Bosa (Oristano) è rimasta lievemente ferita a seguito del crollo di un pezzo di controsoffitto intriso d’acqua durante la lezione. Il fatto è successo lunedì – causato dalle abbondanti piogge di questi giorni in Sardegna – e lo ha denunciato il sindacato Gilda di Oristano sulla sua pagina web. L’insegnante, spiega la sigla, è dovuta ricorrere al Pronto Soccorso dove i medici le hanno assegnato 15 giorni di cura e prescritto l’uso del collare.

Al momento del crollo – secondo quanto denunciano i sindacalisti della Gilda – la maestra era seduta al posto di un alunno, e ora i genitori, “preoccupati e spaventati rifiutano di far entrare i bambini in aula”. Il sindacato Gilda ha già chiesto al sindaco di Bosa, Piero Franco Casula, un intervento urgente per mettere in sicurezza la scuola.

Paita (Iv): “Urgente piano edilizia”

“Il caso dell’insegnante di Bosa ferita in classe da un pezzo di controsoffitto caduto mentre faceva lezione, dimostra che le strutture scolastiche italiane hanno bisogno urgente di interventi di manutenzione”. Lo ha dichiarato la deputata di Italia Viva Raffaella Paita (capogruppo in Commissione Trasporti) spiegando che la qualità dell’insegnamento dipende anche dalla funzionalità delle strutture destinate a ospitare le lezioni e che in situazioni, come quella di Bosa, dove è a repentaglio l’incolumità di insegnanti e alunni, “si rischia di compromettere tutto il processo formativo”.

“La formazione e soprattutto l’incolumità di bambini e insegnanti sono troppo importanti e non possono attendere oltre” ha proseguito ricordando che proprio per questo motivo “Italia Viva ha inserito nel Piano Shock proposto per contrastare il dissesto idrogeologico lo sblocco di 3 miliardi da investire nella manutenzione delle strutture scolastiche”. “Al Governo – conclude l’onorevole Paita – chiediamo di lavorare insieme a noi per rendere al più presto spendibili i miliardi che sono oggi disponibili ma non utilizzabili e impiegarli per rendere sicure e quindi efficienti le aule delle scuole italiane”.